In Italia sempre meno giovani scelgono le professioni sanitarie. Ecco i dati
E’ una crisi delle "vocazioni" quella che attanaglia la sanità italiana e che lascia scoperte molte borse di specializzazione, specie nell’area dell’emergenza urgenza.
Su 15.283 contratti regionali a bando per il concorso di specializzazione medica, ben 2.569 (17%) non sono stati assegnati.
Numeri impietosi per la medicina di emergenza urgenza, ci sono il 45% di contratti non assegnati.
Analizzando più nel dettaglio le 36 scuole di specializzazione di Medicina di Emergenza il dato è impietoso: su 976 contratti banditi, è stato assegnato solo il 55% degli stessi (537 contratti). E anche scuole fondamentali per la diagnosi e terapia di malattie oncologiche (Anatomia Patologica e Radioterapia) hanno percentuali simili e altrettanto preoccupanti.
Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed, e Giammaria Liuzzi, Responsabile Nazionale Anaao Giovani, parlano di dati drammatici: “Davanti a questi dati incontrovertibili, la domanda che deve essere posta a tutti coloro che si occupano di politica sanitaria è la seguente: 'come risolviamo la cronica e pericolosa carenza di medici in branche come la medicina d’emergenza? In quanto realtà associative maggiormente rappresentative dei medici specializzandi, non abbiamo dubbi: l’unica soluzione è riformare la formazione medica post-laurea, archiviando l’impianto formativo attuale e sostituendolo con un contratto di formazione-lavoro istituendo i learning hospital, con specializzandi che cosi avrebbero diritti e i doveri precisi e chiari calati in un contratto incardinato nel Ccnl con retribuzione e responsabilità crescenti. Una soluzione che “stranamente” non comporta un aumento di spesa perché abolirebbe non il numero chiuso, ma la figura dei gettonisti, costati all’erario pubblico ben 1,7 miliardi di euro dal 2019 al 2023. Occorre inoltre una profonda revisione dei fabbisogni di medici specialisti maggiormente calata sulle reali necessità del territorio e degli ospedali, evitando così il proliferare di specializzazioni senza appeal e che producono solo borse perse. In tal modo si potrebbe migliorare l’efficienza del sistema attuale, ma non si risolverebbe il problema alla radice.”
“Siamo pronti a lavorare insieme per il bene dei giovani medici - concludono i vertici di Anaao Assomed e Als – chiediamo pertanto al Ministro Bernini di sederci ad un tavolo propositivo. Due sono nel frattempo le iniziative fondamentali per gli attuali concorrenti SSM: 1) aumentare a 7 gli scaglioni straordinari di scelta prima della presa di servizio; 2) istituire una flessibilità di 45 giorni per la presa di servizio dei neo specializzandi. Un aumento degli scaglioni contribuirà ad aumentare l’entità di contratti assegnati entro la presa di servizio, arrecando un sostanziale beneficio a tutto il Ssn. L’introduzione di una flessibilità di 45 giorni per la presa di servizio per i neo specializzandi appena immatricolati permetterà una dignitosa organizzazione per le migliaia di giovani medici che in pochi giorni sono costretti a cambiare città, anche lontana centinaia di chilometri dalla propria sede. Noi come sempre restiamo disponibili a lavorare di concerto con le istituzioni perché la salute è un bene prezioso comune e costituzionale”.
Specializzazioni mediche c’è il decreto per il 2024/2025
È stato pubblicato dal Ministero dell’Università e della Ricerca il Decreto Ministeriale 642 del 23 settembre 2025 che definisce il riparto dei contratti di formazione specialistica per le scuole di specializzazione di area sanitaria, riservate ai medici, per l’anno accademico 2024/2025.
Sono 14.483 i contratti finanziati con risorse statali, a cui si aggiungono ulteriori contratti sostenuti da fondi regionali, di province autonome e di altri enti pubblici e privati.
Il decreto dettaglia la distribuzione dei posti tra le scuole di specializzazione accreditate e attivate, in base a criteri che includono la capacità ricettiva, i volumi assistenziali delle strutture sanitarie, la qualità della docenza e le performance pregresse delle scuole stesse.
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