Tutti (o quasi) pronti per le elezioni amministrative di Marsala, che si terranno a maggio del 2026.
Si parte dal sindaco uscente, Massimo Grillo, candidato per il secondo mandato. È tornato a dialogare con la Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, anche se l’incontro è rimasto riservatissimo.
Il Movimento Popolare Arcobaleno, guidato da Sebastiano Grasso, ha già ufficializzato la discesa in campo:
“Il nostro obiettivo è chiaro e semplice: ridare dignità e futuro alla città. Ci candidiamo per dare voce vera a chi oggi non ce l’ha, per difendere i cittadini dimenticati, le famiglie in difficoltà, i giovani costretti a partire, e tutti coloro che – delusi dalla vecchia politica – hanno scelto di non votare più”.
Si definiscono lontani dalla vecchia politica, ma sono pronti a sostenere la candidatura di Eleonora Lo Curto. E lanciano un appello:
“Noi non parliamo il linguaggio dei palazzi, ma quello della gente. Per questo stiamo costruendo un percorso aperto e leale con il centrodestra e con le liste civiche, in un rapporto di pari dignità, senza padroni e senza compromessi. Abbiamo un solo obiettivo: individuare la guida più autorevole e credibile per il futuro di Marsala.
Da mesi si discute di candidati di peso, e nelle ultime ore è emersa con forza l’ipotesi della candidatura a sindaco dell’onorevole Eleonora Lo Curto, alla quale il nostro Movimento riconosce anche le indiscusse qualità personali e politiche. Noi siamo pronti. Marsala merita un riscatto vero. Il cambiamento non è uno slogan: è una necessità”.
Curatolo lancia pillole di programma
Leonardo Curatolo ha già pubblicato su Facebook alcune anticipazioni del suo programma, sottolineando la necessità di un cambiamento:
“Si rincorrono nomi e candidature, ma dietro non si intravedono progetti né programmi. Il rischio è concreto: arrivare a poche settimane dal voto scegliendo forse un candidato, ma senza una visione per la città”.
Per Curatolo “Questa situazione, oltre che drammatica sotto il profilo civile e politico, finisce per legittimare Massimo Grillo nel suo ruolo di sindaco uscente. Non è credibile criticare o ipotizzare che non sarà ricandidato se non si è in grado di proporre un’alternativa seria, fondata su idee e contenuti concreti.
È arrivato il momento di cambiare metodo – aggiunge il leader di Marsala Futura – non servono giochi di potere o personalismi. Serve invece una nuova stagione politica che parta dai programmi e che individui i nomi a partire dalle idee, e non il contrario”.
Infine, l’appello: “Io voglio discutere e costruire insieme a quanti hanno il coraggio di mettersi in gioco su questa strada: dare a Marsala una prospettiva nuova, credibile e condivisa. Solo così potremo restituire alla nostra città il futuro che merita”.
Gli altri partiti
Il centrodestra prova a concretizzare e a sciogliere i nodi ancora irrisolti sull’indicazione del candidato. A sinistra, invece, la vera difficoltà è riuscire a costruire liste competitive che superino lo sbarramento del 5%.
Nel 2020, ad esempio, Linda Licari raccolse oltre 890 voti personali, ma la sua lista non riuscì a superare la soglia minima per entrare in consiglio.