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20/10/2025 22:00:00

Moceri su Lancia Aprilia mette il settimo sigillo sulla Targa Florio Classica

Il pediatra palermitano Giovanni Moceri, in coppia con Corrado Corneliani, presidente del Classic Team Corneliani, conquista la Targa Florio Classica 2025 a bordo di una splendida Lancia Aprilia del 1937, imponendosi d’un soffio sugli agguerriti avversari Angelo Accardo e Caterina Vagliani della Franciacorta Motori. Terzo gradino del podio e titolo di Campioni Italiani Grandi Eventi 2025 per i campobellesi Francesco e Giuseppe Di Pietra, ancora una volta protagonisti su Fiat 508 C.

 

La storica competizione, organizzata dall’Automobile Club Palermo con il supporto di ACI, ACI Storico e Regione Siciliana, ha visto la partecipazione di oltre 230 equipaggi provenienti da 27 Paesi dei cinque continenti, confermando la Targa Florio come evento motoristico di livello mondiale.
La gara si è svolta anche nel ricordo del giovane Paolo Taormina, recentemente ucciso a Palermo: tutti gli equipaggi hanno esposto un adesivo con la scritta “Ciao Paolo”.

A celebrare i vincitori, a Palermo, sono stati il commissario straordinario dell’ACI gen. Tullio Del Sette, il presidente di ACI Storico on. Giovanni Battista Tombolato, il presidente di ACI Sport Giulio Pes di San Vittorio e il direttore generale Marco Rogano.

 

 

 

«È una grande soddisfazione – ha dichiarato Moceri – vincere su una vettura impegnativa come la Lancia Aprilia, su un percorso tecnico e reso difficile dalla pioggia. Dopo un anno di pausa e con l’auto smontata fino a pochi giorni fa, tornare alla vittoria nella mia gara di casa è una festa che condivido con Corrado Corneliani, la mia squadra e tutti coloro che ci hanno sostenuto».

Alle loro spalle, i già citati Accardo-Vagliani e i Di Pietra, questi ultimi raggiante per il nuovo titolo tricolore:
«Con il terzo posto – hanno detto padre e figlio – coroniamo una stagione intensa e ricca di sfide, conquistando per la quarta volta il titolo di Campioni Italiani Grandi Eventi. Un risultato che premia la passione e la costanza con cui affrontiamo ogni gara».

 

La corsa e i protagonisti

Ai piedi del podio il pluricampione Mario Passanante, navigato da Alessandro Molgora, che ha preceduto Luca Patron e Steve Clark su MG L-Type Magna.
Seguono Massimo Bettinsoli e Emanuele Peli (Fiat Balilla Coppa d’Oro), Antonio Nizzola e Francesco Messina (Fiat 508 C), Carlo Beccalossi e Marzia Marchioni (Lancia Aurelia B20 GT del Ferrari Club Italia), fino alla Porsche 911 Targa 2.7 di Enrico Colombo e Roberto Crugnola.

La classifica delle sole prove di media ha visto primeggiare i siciliani Salvatore Galioto e Giovanni Veneziano (Fiat 1100/103).

 

 

Le altre categorie

Grande spettacolo anche nella Targa Florio Legend, riservata alle auto costruite tra il 1978 e il 2000, con il successo di Alberto Tattini e Rossella Sciolti (BMW 316). Nella stessa categoria si sono distinti anche Dario Converso e Federica Ameglio (A112E) e Ruggero Nicolosi con Mario Miccio (Ferrari Mondial Cabriolet).

Tra le GT moderne, vittoria per Gianluigi e Federico Smussi (MG TF 2004), davanti a Ubaldo Bordi e Alberto Bardelli (BMW Z8) e ai giovani fratelli menfitani Calogero e Roberto Tavormina (Alfa Romeo GTV 916).

Le rosse del Ferrari Tribute to Targa Florio hanno invece infiammato il pubblico con il trionfo dei fratelli Oreste e Celestino Sangiovanni (Ferrari 812 GTS), seguiti da Giordano Mozzi e Marco Giusti (Ferrari 296 GTS) e da Fabio e Simona Vergamini, terzi nonostante problemi al cambio.

 

 

Targa Florio: Sicilia protagonista

Tra i volti noti di questa edizione anche lo chef Carlo Cracco, in gara con Federico Sella su Fiat Dino Spider del 1969, e Andrea Zagato con Mariella Rivolta sulla storica Lancia Fulvia Sport del 1972.

La Targa Florio Classica 2025 ha attraversato alcuni dei luoghi più iconici della Sicilia occidentale – Marsala, Selinunte, Cerda e le Madonie – trasformando la competizione in un viaggio nella storia e nella bellezza dell’isola.

A 120 anni dalla prima edizione voluta da Don Vincenzo Florio, la “Cursa” continua a unire tradizione, motori e passione.
E ancora una volta, la vittoria parla siciliano.