Ancora disservizi sulla linea ferroviaria Trapani–Castelvetrano–Piraineto, e monta la protesta dei pendolari.
In una nota inviata all’Assessorato regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, a RFI e a Trenitalia Sicilia, il Comitato Pendolari Siciliani denuncia una situazione “diventata ormai insostenibile”, fatta di ritardi, cancellazioni e bus sostitutivi che non arrivano o non bastano.
La segnalazione porta la firma di Donatella Curti Giardina, referente del Comitato, e racconta l’ennesima giornata di caos: mercoledì 22 ottobre sono stati soppressi 13 treni su 26, per un totale di oltre 650 chilometri di percorrenze saltate.
Tra i convogli cancellati figurano collegamenti fondamentali per studenti e lavoratori, come il R21867 e il R21881 da Castelvetrano a Trapani, e il R21883 da Piraineto a Trapani.
“Guasti continui ai passaggi a livello”
Alla base dei disservizi, spiegano i pendolari, ci sono problemi tecnici ricorrenti lungo la tratta, in particolare ai passaggi a livello di Marausa, Mozia–Birgi e Petrosino–Strasatti.
Una situazione che si trascina da mesi, nonostante la lunga chiusura della linea per lavori di ammodernamento e realizzazione di sottopassi, che dovevano migliorare l’efficienza e la sicurezza.
“Dopo un anno di lavori – scrivono i pendolari – non si notano miglioramenti nella circolazione ferroviaria. E quando piove, tutto si blocca”.
“Bus sostitutivi in ritardo e senza posti”
Non bastano i treni cancellati. Il Comitato denuncia che spesso i bus sostitutivi non arrivano o arrivano in ritardo, con mezzi insufficienti a coprire la capienza dei passeggeri lasciati a terra.
Un disagio che colpisce soprattutto studenti e lavoratori pendolari, costretti a lunghe attese o a trovare soluzioni alternative.
“La Regione chieda conto a Trenitalia e RFI”
Nella lettera indirizzata all’assessore Alessandro Aricò e al dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, il Comitato chiede di sapere quali iniziative intenda assumere la Regione nei confronti di Trenitalia e RFI, gestori rispettivamente del servizio e dell’infrastruttura.
Si chiede inoltre se siano state applicate penali, come previsto dal Contratto di servizio 2024–2033 e dall’Accordo di programma quadro Regione–RFI, che stabilisce incontri semestrali per la verifica dei risultati e dei livelli minimi di qualità.
“Non chiediamo miracoli – scrive il Comitato – ma un servizio dignitoso e sicuro per chi ogni giorno si muove tra Trapani, Mazara, Castelvetrano e Palermo. Dopo anni di annunci e lavori, la situazione è peggiorata”.