Esordio da record per il Bonus auto 2025, la misura del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che incentiva l’acquisto di veicoli elettrici e commerciali a basse emissioni.
In appena sei ore dall’apertura della piattaforma online, sono stati emessi 45mila voucher per un totale di 481 milioni di euro, quasi esaurendo il plafond complessivo di 597 milioni previsto dal decreto.
Un risultato che ha superato ogni aspettativa: il MASE puntava a raggiungere, entro il primo semestre 2026, almeno 39mila veicoli a emissioni zero acquistati grazie al programma. L’obiettivo potrebbe invece essere centrato con mesi di anticipo.+
Come funziona il bonus
Il nuovo incentivo 2025, finanziato con le risorse del Pnrr rimodulato, offre: Fino a 11.000 euro a fondo perduto per l’acquisto di un’auto elettrica ai cittadini con ISEE fino a 40.000 euro; Fino a 20.000 euro per le microimprese che acquistano veicoli commerciali elettrici.
Per accedere al contributo è obbligatorio rottamare un’auto termica fino a Euro 5, di cui il richiedente deve essere intestatario da almeno sei mesi.
La misura è riservata a cittadini e microimprese residenti o con sede nelle cosiddette “aree urbane funzionali”, cioè città con oltre 50.000 abitanti e le relative zone di pendolarismo. Si tratta di circa 2.460 comuni, tra quelli dell’elenco ISTAT 2011 e quelli aggiornati nel 2025.
Un criterio che fa discutere
Proprio questo vincolo geografico ha sollevato critiche da parte delle associazioni dei consumatori e del settore auto: “Quasi la metà degli italiani rimane esclusa, non vivendo in aree metropolitane o di pendolarismo intenso”.
Anche i concessionari manifestano perplessità, giudicando il sistema troppo rigido e poco favorevole alla ripresa delle vendite complessive.
Dal canto suo, il ministro Gilberto Pichetto Fratin difende la misura: “È un atto di realismo, non un passo indietro nella transizione. Serve per accompagnare gradualmente cittadini e imprese verso la mobilità a emissioni zero”. Continua a leggere su Motoriedintorni.com