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12/11/2025 12:31:00

“Schifezze umane”. Antonini insulta ancora i giornalisti trapanesi. Assostampa in campo

Valerio Antonini continua a insultare pubblicamente i giornalisti. E lo fa con una violenza verbale sempre più allarmante. Negli ultimi giorni, il patron del Trapani Calcio, del Trapani Shark e fondatore del movimento politico “Futuro”, ha pubblicato nuovi post sui suoi profili social, nei quali definisce i giornalisti trapanesi:

  • “La barzelletta d’Italia”
  • “Gobbi di Notre-Dame”
  • “Fanghi umani”
  • “Pseudo giornalai”
  • “Psicopatici accondiscendenti”
  • “Schifezze umane”

Nel mirino, ancora una volta, sia Tp24 e il suo direttore Giacomo Di Girolamo, oggetto di una lunga serie di invettive personali. Ma in un post pubblicato oggi, Antonini prende di mira anche una tv locale (non la sua, ormai ridotta a web - tv) colpevole, secondo lui, di aver riportato notizie sgradite sulle possibili sanzioni al Trapani Calcio. Il linguaggio è quello di sempre: disprezzo, disumanizzazione, derisione fisica.

Parole che, se pronunciate da un qualunque cittadino, sarebbero già gravi. Ma che, provenendo da un imprenditore potente, titolare di un canale televisivo e leader politico di un partito (che ha come obiettivo dichiarato la “rieducazione dei giornalisti”), assumono un significato ben più profondo e inquietante.

 

La solidarietà dell’Associazione Siciliana della Stampa

Di fronte a questa escalation, lunedì la Giunta regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa (Fnsi) si è riunita a Trapani, nella sede ospitata in un bene confiscato alla mafia, per incontrare i colleghi del territorio e fare il punto sulla situazione.

È stata una riunione molto partecipata, alla quale hanno preso parte giornalisti di testate locali, uffici stampa e collaboratori. Un momento utile per condividere esperienze, difficoltà, preoccupazioni. E per denunciare, ancora una volta, un clima pesante e intimidatorio, fatto di attacchi personali e campagne di delegittimazione sistematica.

La Giunta ha espresso solidarietà piena ai giornalisti trapanesi, ribadendo il proprio impegno per la difesa della dignità del lavoro giornalistico, per la tutela dei contratti e contro l’uso distorto dei mezzi di comunicazione. “Solo un’attività giornalistica professionale può garantire un’informazione corretta e una cittadinanza consapevole” – si legge nella nota dell’Associazione.

L’impegno continuerà anche nei prossimi giorni: venerdì e sabato, a Trapani, è atteso il Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti, che incontrerà i colleghi della provincia per un confronto diretto.

Un attacco continuo, che non è più solo verbale

Nel frattempo, il comportamento di Antonini diventa sempre più preoccupante. Non solo per i toni, ma per la strategia ripetuta: ogni critica viene ridicolizzata, ogni giornalista delegittimato, ogni voce indipendente dipinta come nemica.

Una strategia che trasforma l’informazione in bersaglio, mentre il suo movimento politico propone – nero su bianco – di selezionare i giornalisti “preparati” e di “formare” quelli non allineati.

Oggi più che mai è evidente che non siamo davanti a semplici “polemiche”. Siamo davanti a un progetto consapevole: costruire un potere che non tollera contraddittorio, che usa sport, tv e politica come strumenti di consenso e propaganda, e che considera i giornalisti liberi un problema da rieducare, zittire o distruggere.

A Trapani, come altrove, l’informazione è un presidio democratico. E difenderla è un dovere che riguarda tutti.