Trapani cresce, ma il turismo chiede infrastrutture
Trapani corre, ma la strada è ancora lunga. I dati confermano la destagionalizzazione: tra gennaio e settembre il territorio registra un +8,9% di presenze e un +0,3% di arrivi, mentre i mercati più forti restano Germania, Francia, USA, Regno Unito e Polonia. L’indice di gradimento basato sulle recensioni digitali tocca l’84,5%, uno dei valori più alti in Sicilia.
La fotografia del 2025 mostra anche fenomeni significativi: nell’estate del 2025 gruppi di cittadini polacchi hanno acquistato un intero blocco di appartamenti, oltre una decina, nel centro storico di Trapani. Sempre nel 2025, i visitatori stranieri presenti in città avevano organizzato tour serali privati, condivisi su social e gruppi WhatsApp, per provare ristoranti ed esperienze enogastronomiche locali, indipendentemente dai tour operator del territorio. Segnali che raccontano un turismo non solo spontaneo e digitale, ma anche capace di generare investimenti stabili.
Sul fronte degli spostamenti, l’aeroporto di Birgi presenta un quadro doppio: +33% di voli, ma anche un -23% di passeggeri, dato negativo dovuto all’anomalia del 2024, anno in cui parte dei flussi di Catania erano stati trasferiti temporaneamente su Trapani. Anche il porto punta a migliorare le tratte crocieristiche, ritenute dagli operatori ancora troppo deboli rispetto al potenziale della destinazione.
L’intervento dell’assessore Elvira Amata
L’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, al centro della bufera dopo la richiesta di rinvio a giudizio,ha aperto il confronto partendo dai numeri: «I dati non mentono: ci indicano dove stiamo andando bene e dove intervenire. Sinergia, strategia e programmazione sono state le chiavi di questa crescita». Sul tema infrastrutturale ha riconosciuto le criticità: «Con l’assessore Aricò si sta lavorando molto, anche coinvolgendo le compagnie aeree. I voli aumentano, le rotte crescono. Ma c’è ancora tanto da fare e non lo nascondiamo».
Giuseppe Bica: “Trapani deve essere in prima fila sul web”
Il deputato regionale di Fratelli d’Italia Giuseppe Bica ha focalizzato l’attenzione sul ruolo del digitale: «Oggi chiunque pianifica un viaggio cerca online recensioni, luoghi, esperienze. Per Trapani serve un progetto che racconti davvero il territorio, che lo proponga e lo renda immediatamente rintracciabile». Per Bica è essenziale investire nella riconoscibilità digitale: «Dobbiamo facilitare il percorso di chi vuole venire in provincia di Trapani. La Regione è sensibile a questo approccio e la presenza dell’assessore lo dimostra».
Rosalia D’Alì: “Formazione e portale digitale per i nostri operatori”
La presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale Rosalia D’Alì ha illustrato il percorso intrapreso: «Stiamo continuando sulla strada della valorizzazione digitale del West of Sicily – continua Rosalia D’Alì – rafforzando il passaggio dall’ente che promuove la destinazione a quello che coordina anche i servizi turistici, grazie al nuovo portale westofsicily.com». Ha spiegato inoltre il senso del convegno: «Abbiamo chiamato esperti da tutta Italia per formare gli operatori e rendere più incisiva la loro presenza digitale nella vendita delle esperienze».
Bruno Bertero: “Trapani è un modello che altre destinazioni stanno osservando”
Il consulente del Distretto Turistico West of Sicily, Bruno Bertero, ha riportato il focus direttamente su Trapani. Nell’ultimo anno la piattaforma digitale è stata completamente riprogettata e arricchita di nuove esperienze, con l’obiettivo di allungare la stagione. «Inserire esperienze fruibili tra tardo autunno, inverno e primavera coincide perfettamente con la nuova strategia aeroportuale e con le connessioni su Trapani». Bertero ha ricordato che lo sviluppo del traffico aereo su Birgi e il lavoro parallelo sul porto di Palermo rendono necessario un sistema integrato con le piattaforme nazionali, capace di offrire al turista la prenotazione immediata delle esperienze: «Sono queste le scelte che guidano davvero i viaggiatori».
Sul valore aggiunto delle piattaforme digitali, Bertero ha spiegato che non si misura in percentuali ma in risultati concreti. «Oggi la programmazione dei viaggi è individuale. Rendere semplice la prenotazione di esperienze e servizi è un vantaggio competitivo reale».
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