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25/11/2025 07:55:00

Eleonora Milazzo: "Parliamo di donne, lontano da ogni retorica"

Oggi, 25 novembre, lontano da ogni retorica, desideriamo parlare di donne.
Donne che sono storie, non numeri, anche se dai numeri è necessario partire.
L’Istat ci informa che il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni – pari a 6 milioni 788 mila persone – ha subìto, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% le forme più gravi, come stupro e tentato stupro.

Si tratta di un fenomeno che non riusciamo ad arrestare e che le cronache continuano, purtroppo, a testimoniare. Ma noi, che rappresentiamo con orgoglio le Istituzioni, abbiamo il dovere di costruire un cambiamento radicale. La strada è lunga, difficile, tortuosa, ma certamente percorribile.

Non possiamo ignorare gli oltre 3.500 minorenni rimasti orfani a causa dei femminicidi.
Non sono numeri: sono ragazze e ragazzi ai quali è stato strappato un pezzo di serenità, a cui è stato negato un presente equilibrato. Giovani che dovranno ricostruirsi nella mancanza della madre, lontano da sguardi giudicanti o pietistici.

Abbiamo, dunque, una grande responsabilità: come donne delle Istituzioni, dobbiamo sì elencare i dati, ma pensare alle persone. E, soprattutto, dobbiamo sostenere quelle donne che non dispongono degli strumenti necessari persino per riconoscere di essere vittime di violenza, inclusa quella psicologica o economica.

Dobbiamo essere tutte e tutti delle vere sentinelle sociali.
Le leggi esistono e consentono di intervenire con competenza ed efficacia. Persiste, tuttavia, un problema culturale.

Diciamolo chiaramente: si esce dalla spirale della violenza solo attraverso la denuncia.
Dobbiamo isolare la violenza in ogni sua forma: dalla battuta sessista all’accettazione della svalutazione dei successi e delle capacità di una donna, anche sul luogo di lavoro.

È fondamentale educare gli uomini fin dall’infanzia.
Gli uomini devono intraprendere un percorso di consapevolezza e partecipazione; devono diventare protagonisti del cambiamento. Solo insieme – istituzioni, associazioni e società civile – possiamo costruire una nuova coscienza collettiva.

So quanto sia difficile, ma alle donne che ancora oggi sono vittime di violenza voglio rivolgere un appello accorato: non siete sole.
Denunciare è il primo passo verso la guarigione della vostra vita: significa spezzare le catene, riconquistare la libertà, riappropriarsi delle proprie emozioni. Essere libere di esprimersi e di decidere per sé.

Alle colleghe, e a tutte le donne che guardano con interesse all’impegno politico ma non sanno come avvicinarsi, rivolgo un invito alla determinazione e al coraggio. Insieme possiamo mettere in campo tutte le azioni necessarie per migliorare la qualità della vita delle donne nella nostra società.

 

Eleonora Milazzo
Vice Presidente del Consiglio Comunale di Marsala