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28/11/2025 18:05:00

Trapani, Erythros: "Consumo di suolo fuori controllo. Si ignora clima e verde"

 L’associazione ambientalista Erythros interviene duramente sul tema del consumo di suolo nel territorio comunale, denunciando una «mancanza strutturale di visione» nelle scelte urbanistiche degli ultimi anni. Un modello di sviluppo – spiegano dal direttivo – che continua a sacrificare spazi verdi, permeabilità del suolo e adattamento climatico a favore di interventi edilizi privi di una strategia complessiva.

Secondo Erythros, diversi progetti recentemente autorizzati hanno contribuito a ridurre ulteriormente le superfici verdi disponibili: dalla RSA di via Virgilio, costruita su un’area inizialmente destinata a verde pubblico, alla strada ZES che attraversa zone sensibili a ridosso delle ex saline, fino all’ipotesi di una cittadella dello sport in un’area che potrebbe invece ospitare un parco urbano e corridoi ecologici verso le saline e la diga Baiata. A questo si aggiunge – ricordano – la gestione dell’area affidata alla ditta Sottile.

 

«Scelte senza strategia, in contrasto con le politiche europee»

«Ogni intervento procede in modo isolato, senza considerare gli effetti cumulativi dell’impermeabilizzazione dei suoli», afferma l’associazione, sottolineando come tali scelte vadano in direzione opposta alle pratiche di depaving sempre più diffuse in Europa: rimozione di asfalto e cemento per restituire permeabilità e mitigazione climatica alle città. «A Trapani – aggiunge Erythros – sembra che l’unico sviluppo immaginabile sia quello che fa crescere gli interessi di costruttori e imprenditori, spesso senza un reale beneficio per la collettività».

 

Il caso Sottile: «Nessuna apertura al dialogo sul verde»

Nei mesi scorsi l’associazione aveva chiesto due volte un confronto con Sottile Srl per proporre l’inserimento di alberature e aree verdi negli spazi esterni del nuovo centro commerciale in costruzione. «La società non ha mostrato disponibilità – afferma Erythros – e una loro rappresentante ha dichiarato che verde urbano e cambiamento climatico non rientrano tra gli ambiti di interesse aziendale, pur rispettando i vincoli di legge».
Una posizione che, per l’associazione, dimostra «la distanza tra questo modello di sviluppo e le reali necessità del territorio».

 

Un centro commerciale senza ombra

Oggi il nuovo centro commerciale risulta quasi completato, e un terzo padiglione è già in programma. Gli spazi esterni mostrano, secondo Erythros, «un verde minimo, composto quasi esclusivamente da piante grasse su pietrisco, prive di funzione di ombreggiamento o mitigazione termica».
In un territorio che d’estate supera i 40 gradi, l’assenza di alberature «espone utenti e lavoratori a condizioni estreme e contribuisce al surriscaldamento dell’area».

 

L’associazione segnala inoltre che gli interventi lungo la circonvallazione «appaiono finalizzati più a valorizzare l’opera che a costruire un reale sistema di verde urbano».
In molte città italiane, ricorda Erythros, il consumo di suolo viene compensato con nuove piantumazioni o spazi fruibili: «Qui le misure sono minime e l’amministrazione comunale le ha accettate senza una vera strategia di adattamento climatico».

 

Erythros richiama imprese e istituzioni al rispetto di criteri di responsabilità sociale e ambientale, anche attraverso strumenti come il Bilancio di Sostenibilità.
«Un parcheggio ombreggiato da alberi – spiegano – non è un costo, ma un investimento per migliorare aria, microclima e vivibilità».

L’associazione conclude con un appello: «Chi opera sul territorio deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte, che incidono sull’economia locale ma anche sul benessere collettivo e sul futuro del suolo. A Trapani, purtroppo, continuiamo a vedere decisioni orientate solo al profitto immediato. È tempo di cambiare mentalità, e dovrebbe essere la pubblica amministrazione a guidare questo cambiamento. Ma questa ora, per Trapani, sembra ancora lontana».