Trapani riabbraccia San Nicola: riapre la chiesa sul mare e torna l’antica effige
Sabato 6 dicembre Trapani si ferma per San Nicola, il santo dei bambini, dei poveri e dei naviganti. E non è un dettaglio da poco per una città che col mare ci parla ogni giorno. La chiesa di San Nicola, nel cuore del centro storico, riapre le sue porte e lo fa proprio nella festa che porta il suo nome, con una giornata che mescola fede, tradizione e un pezzo di memoria ritrovata.
La celebrazione con il vescovo e i pani benedetti
Alle 17 il vescovo Pietro Maria Fragnelli celebrerà l’Eucarestia. Al termine verranno benedetti e distribuiti i pani tradizionali di San Nicola, un gesto semplice ma molto amato dai trapanesi, un rito che profuma di pane e mare, come tutto ciò che appartiene a questa città.
La visita guidata e gli uffici del Museo diocesano
Dopo la messa, Lina Novara, storica dell’arte e direttrice del Museo diocesano, guiderà i presenti tra pietre antiche e opere custodite in questa piccola chiesa che guarda verso il porto. Un luogo che, se potesse parlare, racconterebbe secoli di rotte, marinai, tempeste e approdi.
Proprio qui verranno inaugurati i nuovi uffici del Museo diocesano, all’interno dell’ex canonica al primo piano: un segno che la città continua a investire nella sua identità culturale.
Il ritorno dell’antica effige
Tra i momenti più attesi c’è la ricollocazione dell’antica effige di San Nicola seduto in cattedra, rimasta per anni lontana dallo sguardo dei fedeli. Ritroverà casa nella cappella dedicata al Santo, quasi come un ritorno simbolico: un vescovo che torna tra la sua gente e, idealmente, tra i marinai che da secoli lo invocano quando il mare si agita.
Chiesa aperta per tutto dicembre
Il 6 dicembre la chiesa sarà aperta dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 per consentire a tutti l’omaggio al Santo. E per tutto il mese di dicembre aprirà con gli stessi orari della vicina Sant’Agostino, dove è in corso la mostra “Fantasiose bizzarrie”.
Una scelta che valorizza il percorso culturale del centro storico, dove ogni vicolo profuma di salsedine e ogni pietra sembra ricordare che Trapani è sempre stata città di vento, mare e devozione.
San Nicola, il santo dei naviganti
Non è un caso che Trapani gli sia così legata. La storia racconta che, durante un viaggio in mare, Nicola fermò una tempesta solo pregando. Una scena che i pescatori trapanesi conoscono bene: il vento che gira all’improvviso, le onde che si fanno scure, e quel bisogno di una protezione più grande del coraggio.
Per questo San Nicola è patrono dei marinai, dei giovani, di chi affronta tempeste – in mare e nella vita. E questa festa, in una città che vive sul filo dell’acqua, ha un sapore speciale.
Una festa che parla ai bambini
Ai bambini, San Nicola ha sempre portato doni. È da lui che nascono le storie che nel Nord Europa diventeranno Santa Klaus. Ma qui, a Trapani, più che i regali conta il gesto antico dei pani benedetti: un segno di cura, di vicinanza, di comunità.
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