×
 
 
04/12/2025 07:30:00

Trapani senza acqua, esplode la rabbia: quartieri a secco e M5S all’attacco sulla diga Garcia

A Trapani crescono le proteste e il malumore. Da Trapani Nuova al centro storico si moltiplicano le segnalazioni di zero acqua, turni saltati e pressione inesistente. Le famiglie parlano di rubinetti che sputano aria, serbatoi vuoti e mezza città in ginocchio.

Le vie più colpite raccontano la stessa storia: via Orlandini, via Villanova, via Ignazio Lampisi, via Gioberti, via Settembrini, via Nicotera, via Nicolò Fabrizio restano all’asciutto. In molte altre la situazione è solo apparentemente migliore: via Santa Costanza un’ora e quarantacinque minuti, via Canale Scalabrino mezz’ora, via della Giarrotta pochi minuti. Nel centro: via Sant’Elisabetta, Cassaretto, Balì Cavarretta, Quiete, Vicolo Monasteri sono completamente a ZERO acqua.

A fronte del caos crescente, il sindaco ha firmato una direttiva urgente indirizzata a Rup, Protezione Civile comunale e tecnici, imponendo l’impiego immediato delle autobotti nelle zone più critiche: via Lampisi, via Gioberti, via Galizia, via Villanova, via Barbaro, via Nicotera, via Livio Bassi e le aree sensibili del centro storico. Una misura d’emergenza per contenere i danni mentre i residenti continuano a segnalare disagi.

Subito dopo la direttiva, arriva la stoccata politica. La deputata del Movimento 5 Stelle Ida Carmina parla senza giri di parole della situazione dell’invaso Garcia: “Le gravissime condizioni in cui versa la diga sono il risultato di anni di inerzia e scelte sbagliate della Regione Siciliana”. Un’accusa che si intreccia alle proteste dei cittadini che, nelle chat dei comitati, denunciano una gestione che definiscono “allo stremo”.

Carmina aggiunge che “gli enti tecnici hanno certificato che da metà dicembre i prelievi dovranno essere sospesi”, mettendo a rischio oltre 300 mila cittadini della provincia. E punta dritto al cuore dell’emergenza: “Le autobotti predisposte dalla Regione sono una foglia di fico: non possono garantire il fabbisogno di un territorio intero. Serve che il Governo centrale assuma immediatamente la regia della crisi”.

Dal Comune intanto arrivano indicazioni operative: distribuzione idrica programmata per Trapani Nuova il 4 dicembre e per il centro storico il 5; autobotti della Protezione Civile attive; numero emergenze 320 4311674; possibilità di inviare richieste via email a acquedotto@comune.trapani.it.

Ma nei quartieri l’aria è pesante. Per molti la situazione è già sfuggita di mano: serbatoi vuoti, attività in difficoltà, famiglie che chiedono trasparenza e un piano concreto per evitare il collasso.

Tra l’acqua che manca a Trapani e la diga che rischia di chiudere i prelievi, il quadro è chiaro: la crisi idrica non è episodica, ma strutturale.
E i cittadini, per la prima volta in modo così compatto, lo stanno dicendo a voce alta.