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05/12/2025 06:00:00

Trapani, oggi il Consiglio comunale aperto sul futuro del porto

Oggi, 5 dicembre, alle 16.30, l’aula consiliare di Palazzo Cavarretta ospita un Consiglio comunale aperto e straordinario dedicato a uno dei temi più decisivi – e più trascurati – per il futuro di Trapani: lo sviluppo strategico del porto e le sue ricadute economiche e occupazionali.
La convocazione ufficiale del Consiglio, inviata a tutte le istituzioni e agli attori della filiera marittima e logistica, è contenuta nell’atto del Presidente del Consiglio Comunale Alberto Mazzeo, dove il punto 03 dell’ordine del giorno è interamente dedicato al porto e alle sue prospettive di crescita .

Un appuntamento atteso da mesi dalle categorie produttive, dai sindacati e dagli operatori portuali. Ma che rischia di consumarsi con una grande assente: Annalisa Tardino, Commissaria straordinaria dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale, chiamata da più parti a riferire sullo stato dei lavori, sui ritardi e sui progetti che riguardano direttamente il futuro dello scalo trapanese.

 

Un Consiglio aperto chiesto da imprese e sindacati: “Il porto non può essere lasciato andare alla deriva”

 

La seduta arriva al culmine di settimane di tensione e appelli pubblici.
Prima è stata Sicindustria Trapani a chiedere un confronto istituzionale aperto. Poi Gaspare Panfalone (Riccardo Sanges & C., delegato provinciale Asamar) e l’Associazione degli Agenti Marittimi hanno ribadito la necessità di fare chiarezza su cantieri, dragaggi, fondali e investimenti.

Un porto che “non è affare per pochi”, come ricordava Panfalone, ma infrastruttura che determina il destino di trasporti, traffici commerciali, crocieristica, logistica, lavoro.
La situazione reale, però, è tutt’altro che rassicurante.

 

I nodi irrisolti: dragaggi fermi, pescaggio insufficiente, waterfront a metà

 

A riaccendere i riflettori negli ultimi giorni è stato il deputato regionale del PD Dario Safina, che denuncia il rischio di un porto “abbandonato”.

I punti critici sono tre:

 

1. Dragaggi fermi e fondali ancora a 8 metri

 

La profondità è insufficiente per l’attracco di molte navi commerciali e crocieristiche moderne.
Gli interventi previsti sono in stallo da mesi.
Un problema strutturale che rischia di tagliare Trapani fuori dai principali flussi marittimi.

 

2. Waterfront incompiuto

 

Opere avviate, poi rallentate, ora in una zona grigia decisionale.
Gli investimenti già fatti rischiano di diventare danno, non volano.

 

3. L’ombra dell’inchiesta “Dirty Mud”

L’indagine della Procura di Agrigento sulla gestione dei fanghi di dragaggio – con il sequestro di un impianto a Porto Empedocle – ha congelato parte delle operazioni e gettato un’ulteriore ombra amministrativa sul progetto.

 

Safina: “Tardino assente? Un atto irrispettoso verso la città”

 

Il deputato dem parla senza giri di parole.
La sua preoccupazione è che, in un momento in cui maggioranza regionale e governo Schifani sono attraversati da tensioni interne, la commissaria Tardino preferisca non esporsi, lasciando Trapani “all’oblio”.

Safina ricorda che in IV Commissione ARS è stata richiesta un’audizione formale della Commissaria, ma la seduta non è stata ancora calendarizzata.
Per questo indica come occasione immediata e imprescindibile la partecipazione della Tardino al Consiglio comunale aperto di oggi:

“Non partecipare sarebbe un atto gravemente irrispettoso per l’intera cittadinanza trapanese”.

Una posizione condivisa da molte sigle sindacali e imprenditoriali invitate alla seduta: CGIL, CISL, UIL, Confindustria, Federagenti, le associazioni della pesca e della marineria.

 

Una città che rischia di perdere l’ultima occasione

Il porto di Trapani potrebbe diventare un nodo strategico della Sicilia occidentale nell’era della ZES unica, della transizione energetica, dei nuovi investimenti logistici legati alle catene del Mediterraneo.

Eppure la percezione, da mesi, è un’altra: inerzia, rimpalli di competenze, cantieri fermi, ritardi cronici.

La sensazione – sempre più diffusa – è che mentre altrove i porti corrono, Trapani resti incagliata tra burocrazia, conflitti istituzionali e mancanza di una guida chiara.


Cosa succederà oggi a Palazzo Cavarretta

La convocazione ufficiale prevede:

  • interventi delle istituzioni regionali e nazionali
  • partecipazione degli operatori portuali e delle associazioni economiche
  • confronto con i sindacati
  • aggiornamenti sulle opere previste nel Piano dell’Autorità Portuale
  • chiarimenti su dragaggi, banchine, investimenti, cronoprogrammi

Nell’avviso del Presidente Mazzeo, la voce dedicata al porto è espressa in modo esplicito:
Sviluppo strategico del porto di Trapani e prospettive di crescita economica e occupazionale del territorio” .

Il Consiglio sarà trasmesso anche in streaming, come previsto dall’atto ufficiale, per permettere la partecipazione della cittadinanza nonostante la natura straordinaria della seduta.

 

Una domanda, oggi, sovrasta tutte le altre

Il porto di Trapani è ancora una priorità per le istituzioni?
La risposta passa – obbligatoriamente – dalla presenza della commissaria Tardino.
Un’assenza verrebbe letta come un segnale politico pesante.
Una presenza, invece, potrebbe finalmente avviare un confronto trasparente su ritardi, responsabilità e soluzioni.

Oggi la città si aspetta risposte.
Non slogan, non rinvii, non silenzi.