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17/12/2025 06:00:00

Trapani Green, Lamia: “Senza manutenzione gli alberi sono solo propaganda”

Tre mila alberi, 475 mila euro di finanziamento, mappe, slide e promesse verdi. Il progetto Trapani Green parte tra gli applausi istituzionali, ma accende subito lo scontro politico. A mettere il dito nella piaga è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicola Lamia, che smonta l’annuncio pezzo per pezzo e riporta il tema alla realtà quotidiana.

«Ogni albero in più è un bene per la città. Nessuno lo mette in discussione», chiarisce subito Lamia. «Ma proprio per questo bisogna dire la verità fino in fondo».
Secondo il consigliere, il problema non è piantare, ma prendersi cura. «Da almeno sette anni Trapani non ha una pianificazione seria del verde pubblico: niente potature programmate, niente manutenzione ordinaria, niente scerbature costanti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: alberi abbandonati, rami pericolanti, spazi verdi nel degrado».

Lamia ricorda anche le interrogazioni presentate in Consiglio comunale. «Su questi temi ho chiesto più volte risposte, ma troppo spesso sono rimaste lettera morta». E cita un caso simbolico: «Gli uliveti sui terreni confiscati alla mafia sono pieni di olive che marciscono perché non è stato previsto alcun bando per la raccolta. Una risorsa pubblica sprecata, un’occasione sociale ed economica buttata via».

Dall’amministrazione arriva la replica tecnica dell’assessore Pellegrino, che rivendica la solidità del progetto. «Il progetto Trapani Green è finanziato con 475 mila euro dal Ministero dell’Ambiente ed è stato affidato nel 2023 al professor Francesco Raimondo, ex direttore dell’Orto Botanico di Palermo. Gli interventi interessano l’intera città».
Dalle grandi arterie al centro storico, dalle ville alle periferie: «Circa 2.400 piante complessive, nuove aiuole, arboreti polifiti, barriere alberate, superfici drenanti, cinque parcheggi ombreggiati e interventi anche nelle scuole». Prevista anche «manutenzione per due anni dopo il collaudo, atteso entro l’estate 2026».

Numeri e schede che però non convincono l’opposizione. «Questa amministrazione continua a muoversi più sui proclami che sulla pianificazione», incalza Lamia. «Piantare alberi senza garantire una gestione chiara, finanziata e duratura significa solo rinviare il problema».

La chiusura è una linea politica netta: «Trapani non ha bisogno di numeri da comunicato stampa, ma di una gestione seria, costante e responsabile del verde pubblico. È questo che oggi manca».