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21/12/2025 06:00:00

Il nuovo corso di FdI a Trapani. Giuseppe Lentini eletto segretario

Si è tenuto venerdì pomeriggio, a Trapani, il congresso comunale di Fratelli d’Italia. Un cambio generazionale: a guidare il partito è stato eletto Giuseppe Lentini, 31 anni, che avrebbe — il condizionale è d’obbligo — trovato un accordo tra le diverse anime del partito.

 

Lentini adesso avrà davanti a sé responsabilità importanti: la mozione di sfiducia a Trapani, le prossime elezioni, la creazione di un’alternativa al sindaco uscente, una proposta che non sia civica né proveniente da sinistra, come sta accadendo nella vicina Marsala. Impegni e prove da superare, che lo vedranno sostenere anche il peso di un partito che si presenta unito, ma che al suo interno registra divergenze non trascurabili.

 

Chi c’era

A portare i saluti per i partiti: Maria Pia Castiglione (Noi Moderati e neo-presidente del Consorzio universitario di Trapani), Giuseppe Lipari per Forza Italia, e poi ancora Amo Trapani con Giuseppe Guaiana. Il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, ha ringraziato tutta la deputazione di Fratelli d’Italia per il pressing — quindi per la stima — in merito a una sua candidatura a sindaco di Marsala. Ma ha ribadito di preferire restare in aeroporto a gestire l’azienda.

Presente anche il segretario cittadino meloniano di Marsala, Michele De Bonis, e il consigliere comunale Giancarlo Bonomo. Video-messaggi per Enzo Scontrino, presidente IACP, e per Beppe Bica, impegnato all’Ars nei lavori sulla legge di Stabilità.

In platea anche il presidente provinciale e il suo vice, Maurizio Miceli e Paolo Torrente, i dirigenti regionali Nicola Catania e Livio Marrocco, l’assessore mazarese Giampaolo Caruso. A concludere i lavori è stato l’onorevole Luca Sbardella, commissario regionale di FdI.

 

Gli interventi

Tutti molto appassionati. Il rientro da Atreju ha consegnato un partito forte, primo in Italia, che però deve crescere sui territori, con una classe dirigente che non si chiuda a riccio ma apra le porte del partito e della politica.

A richiamare i valori fondanti di una comunità politica è stato Livio Marrocco: militanza, serietà. Un richiamo forte a riprendere un dialogo civile, senza avvelenare i pozzi:

“Il clima di questa città grida a gran voce serietà. Solo noi possiamo parlare di serietà. Siamo partito leader di governo, ma non è detto che lo siamo anche su questo territorio. Dipende da cosa siamo disposti a costruire. Solo noi possiamo parlare di visione, siamo sempre stati per strada. A questa città dobbiamo dare visione. Infine, comunità. Se non siamo comunità, non siamo partito. Dobbiamo riprovarci”.

Il lavoro svolto in questi mesi da Maurizio Miceli, anche consigliere comunale, non è stato semplice né esente da critiche. Non è facile barcamenarsi in un contesto che ha scelto lo scontro aperto, senza che alla fine nessuno capisca cosa succede davvero. E non è facile fare opposizione sapendo spiegare ai cittadini cosa accade davvero nei palazzi del potere.

Trapani merita risposte certe e servizi che siano garanzie, non cortesie o speranze.
In questa politica spesso volutamente fragile, in alcuni momenti si è prestato il fianco a ciò che è lontano dalla politica, ma vicino al caos.

Tenere i territori è complicato, specie quando le divergenze si fanno palesi. Adesso la sfida più grande è quella di Marsala, dove il partito di Giorgia Meloni ha scelto di appoggiare Nicola Fici, candidato civico proveniente dai Cento Passi.