Gentile Redazione di TP24,
il tema del costo dei voli è oggi particolarmente attuale, soprattutto perché ci troviamo già nel pieno delle vacanze natalizie. Tuttavia, desidero segnalare come il problema si manifesti con largo anticipo anche in vista delle prossime festività pasquali.
Si tratta di una questione ormai nota e più volte denunciata, che continua però a non essere affrontata in modo concreto e strutturale. Per fare un esempio concreto: un volo Ryanair Bologna–Trapani/Marsala, con partenza mercoledì 1 aprile 2026 e ritorno martedì 7 aprile, per due adulti e una bambina di due anni, ha un costo complessivo di 684 euro.
Una cifra eccessiva, che per molte famiglie risulta semplicemente insostenibile. Un costo che spesso si traduce in una rinuncia: rinuncia a trascorrere le festività con i propri cari, rinuncia a mantenere vivi i legami familiari, rinuncia a permettere a una bambina di condividere momenti preziosi con i propri nonni. Una rinuncia che finisce per impoverire le relazioni di un’intera famiglia.
È lecito chiedersi se tutto questo non rappresenti una negazione di un diritto fondamentale, quello alla mobilità. A mio modesto parere, sì. In questo contesto, iniziative come il “Sicilia Express” non possono essere considerate una soluzione strutturale al problema, ma soltanto un palliativo temporaneo. Confido in una vostra attenzione sul tema.
Giuseppe Di Girolamo