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13/03/2018 06:00:00

Trapani: la violenza delle due badanti, il silenzio dei vicini e i commenti sui social

A quattro mesi dalla scoperta della casa di riposo degli orrori di Castellammare, che ha portato all’arresto di quattro persone (leggi qui l’articolo), la settimana scorsa è stata la città di Trapani ad essere stata scossa da un nuovo fatto di cronaca che ha visto ancora una volta, una persona anziana e indifesa, subire violenze da parte di coloro che avrebbero dovuto prendersene cura.

Gli arresti - Giovedì scorso, finalmente, grazie alla denuncia di chi si è accorto di cosa stava accadendo ormai da troppo tempo in quell’appartamento del capoluogo, gli uomini della squadra mobile, dopo aver piazzato telecamere e microspie, non hanno resistito più di un paio d’ore ad osservare e ascoltare e sono intervenuti, arrestando in flagranza di reato le due assistenti, Giuseppa Barresi e Maria Guarino di 53 e 36 anni, e mettendo fine alle sofferenze e ai maltrattamenti della signora di 75 anni, vedova e costretta a letto dalla malattia.

La denuncia è stata fatta alla Squadra Mobile martedì scorso ma le due badanti da almeno un anno, da quando avevano preso il posto di un’altra assistente che era stata allontanata, si erano trasferite a casa dell’anziana assieme ai propri mariti e alla madre di una delle due che riceveva, però, un buon trattamento. L’anziana, ex collaboratrice scolastica, invece, oltre ad essere costretta a soggiornare nella veranda a vetri, subiva percosse, minacce ed era oggetto continuo di scherno da parte delle due. Dal breve filmato diffuso dalla squadra mobile, (lo riproponiamo con questo articolo) dal quale è stato tolto volutamente l’audio, si vede la vittima subire insulti, schiaffi, strattonamenti e colpi di bastone o di mestolo di legno in testa.

I maltrattamenti nei confronti dell’anziana avvenivano durante il cambio della biancheria personale e del letto o mentre le davano da mangiare. Una delle badanti è stata vista dagli investigatori (si vede anche nel filmato) sputare nel contenitore con il cibo che dopo veniva dato alla signora. Lo stesso contenitore, inoltre, veniva conservato sul pavimento accanto alla spazzatura.


Il silenzio dei vicini - In questa brutta storia di violenza, altrettanto grave è l’indifferenza e il silenzio dei vicini di casa della vittima
 sottolineate dagli stessi investigatori che in breve hanno chiuso le indagini e arrestato le due aguzzine. I poliziotti, infatti, si chiedono come mai nessuno, nonostante le urla della donna mentre subiva le violenze, non abbia mai chiamato le forze dell’ordine. Quelle sofferenze per la signora andavano avanti almeno da un anno.

Per le due donne, sorprese in flagrante ed arrestate, si sono aperte le porte del carcere Pagliarelli di Palermo, ma le indagini degli uomini della Mobile continuano, in particolar modo, per trovare una terza persona che ha fatto da tramite per l’assunzione delle due badanti.

Le reazioni  - La notizia delle violenze subite dall'anziana ha suscitato la reazione di sdegno da parte dei lettori. Sui social alcuni condannano e sperano che le due donne possano avere un trattamento analogo a quello riservato alla povera 75enne, altri si indignano per l’omertà mostrata dai vicini. Ecco alcuni commenti su facebook:

Corinne:"ll comportamento schifoso di queste due donne non è da commentare ma la cosa allucinante è l’omertà dei vicini di casa..."

Anna Maria: "Maltrattare una persona anziana è lo stesso che maltrattare un bambino....sono entrambi indifese...e chi se la prende con chi non sa difendersi...credo che non possa appartenere a nessun essere vivente...fate voi le conclusioni...a cosa può appartenere?"

Mariapia: "Speriamo che si faccia giustizia per quello che meritano...sembrano cose tanto lontane da noi. Invece succedono, purtroppo e tra l’indifferenza dei vicini!"

Patrizia: "Scandaloso. Nessuna pietà da parte dei tuoi simili, neanche sentendo le urla ogni giorno. "Yo mi fazzu i fatti me' ...questa mentalità ci fotte su tutti i fronti…"

Anziani soli - In tutta questa vicenda ci sono da considerare due aspetti sociali che meriterebbero maggior attenzione: quello del problema degli anziani che vivono da soli - sempre più spesso costretti a vivere ai margini della società -, e quello della loro assistenza. In generale, ma specie al sud Italia, per risparmiare - visto che nella maggior parte dei casi viene svolta in nero -, è affidata a persone inesperte; badanti, che non hanno un minimo di preparazione per far questo lavoro, che, invece, a maggior ragione, dovrebbe essere svolto da persone preparate professionalmente ed eticamente. Purtroppo, se non in qualificate strutture pubbliche o private, l’assistenza agli anziani, ancora oggi, non è considerata come una vera attività lavorativa....

CASA DI RIPOSO DEGLI ORRORI DI CASTELLAMMARE - Sono terminate le indagini, la Procura della Repubblica di Trapani, diretta da Alfredo Morvillo, si appresta a chiedere il processo per le quattro persone arrestate lo scorso mese di novembre con l’accusa di avere maltrattato, picchiato e minacciato diversi anziani, ospiti della casa di riposo «Rosanna» di Castellammare del Golfo. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda: Rosanna Galatioto, 48 anni, che gestiva la casa di cura 'Rosanna'; Anna Maria Bosco, 46 anni; Antonietta Marianna Rizzo, 31 anni e Matteo Cerni di 66 anni, tutti ancora in carcere.

Le videoregistrazioni dei Carabinieri della Compagnia di Alcamo registrarono mesi di angherie e violenze ai danni degli ospiti da parte dei quattro arrestati. Sono molti duri i magistrati nell'avviso di conclusione indagini, inviato agli indagati, accusati di «avere creato un clima generale di sopraffazione e violenza, maltrattando tutti gli ospiti della comunità per anziani con una pluralità di azioni vessatorie morali, fisiche e psicologiche».

E gli inquirenti parlano anche di «minacce, ingiurie, percosse e trattamenti vessatori» commessi nei confronti degli ospiti della struttura minacciati di stare in silenzio.

I pm parlano anche di «schiaffi, percosse, calci pugni e ancora di vessazioni sistematiche». Due operatori senza sapere di essere intercettati dalle cimici poste dai carabinieri parlando di una anziana incontinente che continuava a sporcarsi dicevano: «Come si dive fare con questa pazza? gli si mette un tappo nel c......».

E l’altro replicava: «Io oggi non gli do da mangiare per me può morire». In un altro caso, un’anziana si lamentava per i maltrattamenti. E l’operatore rispondeva: «Stai morendo? Brucia».
 



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