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23/06/2019 06:00:00

Erice, la rete idrica e l'acqua inquinata. Qualcosa non torna

La salubrità dell’acqua e le condizioni della rete idrica di Erice e su come in questi anni l’amministrazione comunale abbia svolto gli interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, sono alla base dei risultati del lavoro svolto in sei mesi dalla commissione consiliare d'indagine formata dai consiglieri Simona Mannina, che è la coordinatrice, Vincenzo Giuseppe Di Marco, Giuseppe Spagnolo, Alessandro Barracco e Antonio Giuseppe Agliastro.

La Commissione aveva come obiettivo la verifica, del problema dell'inquinamento, degli interventi che nel corso degli anni sono stati realizzati e quali interventi sono risultati risolutivi nonché delle eventuali responsabilità delle amministrazioni che si sono succedute in questi anni in relazione al problema. La commissione si è chiesta se la programmazione dei lavori poteva avvenire a tempo debito e con quali risultati.

Due le modalità che hanno portato avanti l’indagine: una con la ricerca di documenti e l’altra che è consistita nell'audizione dei responsabili del settore, che hanno consentito di approfondire le scelte effettuate nonché la risolutezza degli interventi effettuati e delle presunte responsabilità, nonché di arrivare a chiarire diversi, importanti, aspetti della vicenda.

La relazione della commissione sull'inquinamento idrico nel territorio ericino presentata in consiglio comunale, sulla base delle dichiarazioni dei funzionari, ritiene che a Erice ciò che riguarda il sistema idrico cittadino è stato trattato con “approssimazione”. La commissione fa anche una cronistoria dei problemi idrici. Partendo dal 2015, si inizia ad avere conoscenza del problema grazie ad alcune segnalazioni fatte dai cittadini nella Via Villa San Giovanni, Via Cosenza, Via Corridoni e altre vie.

Queste segnalazioni hanno portato alle ordinanze di divieto di utilizzo di acqua in quanto inquinata. Nel febbraio 2016 venivano emanate delle ordinanze da parte del Sindaco del Comune di Erice ordinanze contingibili ed urgenti per il superamento delle gravi condizioni igienico-sanitarie e di pericolo per la pubblica incolumità e veniva ordinato al responsabile del V settore di conferire l'incarico in somma urgenza ad una Ditta per eseguire le necessarie riparazioni.

La commissione consiliare, su questo punto, precisa, nella relazione finale, che le ordinanze di manutenzione della rete idrica, predisponevano tutte, o quasi, lo stanziamento dell'importo di 25.000 €, ciò perchè, secondo quanto riferito dal caposettore del tempo, Pietro Pedone, sulla base di un modus operandi adottato dagli uffici, si riteneva che quella somma fosse necessaria per fare tali interventi, tale per cui venivano inserite le vie segnalate e al raggiungimento della somma di 25.000 € si procedeva ad emettere l'ordinanza per poi aggiungere delle vie in corso d'opera.

I membri della commissione d’indagine notano come le Ditte che lavoravano sulla rete idrica erano sempre le stesse, con una rotazione di massimo 3, 4 ditte, e per questo hanno chiesto spiegazioni ai funzionari. In particolare la commissione ha posto la sua attenzione sulle ordinanze contingibili ed urgenti, e ciò in considerazione del fatto che alle stesse si è fatto ricorso per quasi tutti i lavori effettuati sulla rete idrica, sia quelli manutentivi, che quelli di contrasto all'inquinamento della conduttura idrica, tanto che potremmo parlare di “normalizzazione del potere emergenziale”. “Ma siamo certi che si trattava ogni qualvolta di circostanze non previste e non prevedibili?” Si chiedono i componenti la commissione d'indagine.
Ritengono che non sia proprio così, in particolare si lamenta una totale assenza di programmazione nel pianificare i vari interventi. Si è, inoltre, appurato come gli affidamenti diretti dei lavori pubblici effettuati mediante le varie ordinanze aventi carattere contingibile ed urgente, riguardavano, a rotazione, le stesse ditte anche al di fuori dell'albo in dotazione del Comune di Erice.

Altra cosa che viene notata dalla commissione riguardo alla “approssimazione” con la quale viene trattato la questione rete idrica è ad esempio l’ordinanza sindacale del 23 ottobre 2018, in cui si nota come tale ordinanza indicava quale proprietario della rete idrica l'EAS, mentre in altre determine dirigenziali si affermava il contrario e cioè che la proprietà fosse del Comune, mentre, la gestione appartenesse all'EAS (e così riferiva anche il Geom. Tilotta).

Inoltre, in tale ordinanza, manca il riferimento alle vie del Comune che si considerano inquinate; ma anche il riferimento alla ordinanza del 2015 sul divieto di utilizzo dell'acqua risulta errato e superato, essendo avvenuti, in seguito, interventi di contrasto all'inquinamento come quello in Via Villa San Giovanni. Inoltre, l'ordinanza parla di allacciamento alla condotta, ma non chiarisce a quale condotta si riferisca; infatti, le condotte sono due, quella di Erice (nuova) e la ex Trapani (vecchia).

Altra stranezza che viene notata dai commissari è che nell'ordinanza si chiede di informare solo gli organi di stampa e non anche gli enti deputati come ad esempio la Regione, EAS, ma neppure i cittadini.

Nel verbale della commissione viene riportata l’audizione del geometra Tilotta, avvenuta il 26 ottobre del 2018. A fare le domande, al funzionario del Comune, è il consigliere Spagnolo, e da quanto reso da Tilotta, si capisce come i lavori necessari al ripristino della normale erogazione dell'acqua e allo stop dell’inquinamento idrico non erano limitati ad una zona di 4, 5 palazzi, ma ad un’area più ampia, ma questo non viene considerato e si risolve soltanto il problema circoscritto a via Villa San Giovanni e via Corridoni. Ecco ciò che riporta Tilotta:

 "Sono stati i cittadini, alcuni palazzi di Via Villa San Giovanni, il famoso caso in cui sta LISCIANDRA, un certo LISCIANDRA... di fronte via Corridoni lì è stato il primo, poi si è sparsa la voce e diversi hanno lamentato l'inquinamento, io ho sempre ripetuto come il problema non è limitato a questi 4, 5 palazzi, di via Villa San Giovanni e Via Corridoni, ma copre un ampia zona, in quanto l'inquinamento era sulla via ......ta, sulla via Salvatore Caruso, sulla via Cosenza, e tutta questa zona. Ultimati gli interventi su questo famoso anello di cui 40.000 €, trascorreva il tempo e le acque si sono calmate, in quanto l'inquinamento sembrava essersi attutito, poi ad un certo punto alcuni palazzi hanno di nuovo lamentato la presenza di acqua inquinata. C'è stata una riunione, ridicola, in prefettura, in cui il prefetto ha detto metteteci del cloro e si risolve il problema, ovviamente così non era...
Sta di fatto che nel periodo fine 2017, poi io ero entrato in ferie, (Spagnolo : periodo elettorale...) ma so, perchè le carte parlano, è stato fatto un intervento in via Villa San Giovanni, (Spagnolo: proprio in via Villa San Giovanni dove c'è Lisciandra; Tilotta : Esatto) intervento che inizialmente era stato chiesto a me, che però mi sono rifiutato di fare, ma non è che io mi sono rifiutato di farlo perchè non volevo risolvere il problema ma perchè (Spagnolo dice: il problema non si sarebbe risolto...) no il problema si sarebbe risolto per quelle palazzine ma perchè si è pensato, ERAVAMO SOTTO CAMPAGNA ELETTORALE? No, FORSE...di risolvere il problema per quelle 4, 5 palazzine, dimenticando, o forse FREGANDOSENE di tutto quello che c'era intorno, infatti, io ho detto se dobbiamo fare un intervento lo dobbiamo fare per risolvere il problema a livello generale, non dobbiamo andare solo per risolvere il problema dei singoli ma il problema di questo comparto. Poi io sono andato in ferie e ho saputo che c'è stato l'intervento di allacciamento della via Corridoni e via Villa San Giovanni, difatti il problema è stato risolto, dando ragione a chi aveva predisposto l'intervento, vi chiederete chi ha predisposto questo intervento e chi ha deciso l'impresa, questo lo vedrete voi, a me non interessa, comunque tutti contenti che il problema è stato risolto solo per quelle 4,5 palazzine.
SPAGNOLO: Però il problema è stato risolto solo dove sta Lisciandra perchè nella via Corridoni, il problema persiste...
TILOTTA: Allora forse non mi sono spiegato...il problema è stato risolto in via Villa San Giovanni solo per quelle 4,5 palazzine...poi io non mi sono più interessato perchè dopo questa cosa che hanno fatto...non mi interessava più...risolto questo problema, tutti felici e contenti, sotto le elezioni, non lo so, non mi interessa...dopo un po' di tempo giustamente spuntano altre lamentele nella via Cosenza, nella via del Seminario, palazzi Italia, recenti parlo di 1 anno e mezzo, perchè ha un anno e mezzo che va avanti questa storia...anche lì l'amministrazione dice e che dobbiamo fare? Io rispondo, a me lo dite? Lo dovete dire a chi ha risolto il problema dell'inquinamento ma non perchè volevo fare ostruzionismo ma perchè lo si doveva chiedere a chi aveva risolto il problema
”.

 Per quanto riguarda gli affidamenti dei lavori alle ditte, a domanda della consigliera Mannina risponde, nell’audizione del 26 novembre 2018, l’architetto Pedone che conferma come tutto avveniva sempre di volta in volta che si presentavano le emergenze e non si riusciva mai a fare una programmazione:

In via generale si facevano delle offerte, poi laddove c'erano urgenze si poteva procedere per normativa ad incarichi diretti, fino ad un ammontare massimo di € 40.000 ma il problema non è neanche questo, il problema, ed io con tutto rispetto mi sono scontrato anche con il sindaco Tranchida, gli avevo fatto vedere che rispetto al primo anno, sia sotto il profilo della pubblica illuminazione che sotto altri, avevamo avuto un surplus di costi non più sostenibile proprio perchè non si riusciva a sederci un tavolo e programmare, voglio dire che venivano stanziati dei soldi senza però avere una visione d'insieme e affrontare l'argomento d'insieme, questa è una cosa che può confermare anche Tilotta, che abbiamo fatto di tutto per farli ragionare ma non c'è stato modo”.

Questo il quadro venuto fuori dalla relazione finale della commissione d’indagine. Intanto, quando la relazione è stata depositata in aula, c’era presente il sindaco Daniela Toscano che ha invitato i consiglieri componenti la commissione ad inviare tutte le carte alla Procura.
 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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