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03/08/2019 06:00:00

Marsala, regalano le ferie al collega che deve assistere il figlio ammalato

Una bella storia di solidarietà quella che arriva dalle mura, i macchinari e gli operai dell'Ausonia, la storica industria marsalese. Gli operai hanno rinunciato a parte delle loro ferie per regalarle ad un collega il cui figlio si è ammalato e a cui ha donato il midollo.

Siccome per assisterlo ha bisogno di prendere le ferie, i colleghi hanno rinunciato a parte delle loro per lasciarle al collega e consentirgli così di stare accanto al figlio. 

Alla riunione per decidere come meglio accordarsi per questa particolare vicenda hanno partecipato l'“Rsu” (Genna, Silvia e Caradonna), i segretari sindacali Giuseppe Tumbarello, della Uil, Giuseppe Favara, della Cgil, e Ludovico Guercio, della Cisl, il datore di lavoro (Salvatore Ombra) e il suo consulente del lavoro (Fabio Ingargiola).

In pratica l'accordo consiste nel devolvere parte delle ferie di ciascun dipendente a favore del collega. Quest'ultimo potrà continuare a percepire lo stipendio e seguire il piccolo in tutte le fasi, convalescenza compresa.

Anche l'azienda ha contribuito fatto la sua parte, devolvendo tre giorni lavorativi, l'iniziativa non si limita al solo caso ma è servita per creare un fondo duraturo che possa servire in casi del genere che si possano verificare speriamo mai in futuro.

Molto soddisfatti i lavoratori, per aver dato concretezza a qualcosa di utile e solidale. 

Gli altri casi - Non è la prima volta, che in Italia, accadono fatti analoghi e che i colleghi regalano le ferie a chi ne ha bisogno.  Ad aprile, a Carrara, Giovanni Paladino, 61 anni, operaio nel settore delle manutenzioni meccaniche, si è ammalato ad un anno dal traguardo della pensione. E anche in quel caso scattò la solidarietà. Gli altri dipendenti, in particolare, convinsero l’azienda ad accettare un “fondo di solidarietà ferie” per permettergli di curarsi.  Per la sua anzianità aveva il diritto di restare a casa 10 mesi. Poi aveva soltanto due alternative,   o l'aspettativa non retribuita o il licenziamento. I colleghi di Giovanni non si rassegnarono e dichiararono lo stato di agitazione. Grazie alla loro determinazione hanno potuto finalmente regalare le loro ferie al collega.

Altro caso, a Vimodrone. Emilio Lentini, operaio 53enne, si era ammalato di leucemia e si era sottoposto a pesanti terapie. Avrebbe dovuto chiedere l’aspettativa non retribuita per rimanere ancora un po’ a casa dal lavoro, come gli aveva ordinato il suo medico. Ma i colleghi, sia quelli con cui aveva un rapporto di amicizia, sia quelli che non conosceva personalmente, l’anno scorso hanno voluto fargli un regalo: gli hanno donato 911 ore di ferie e permessi, per dargli la possibilità di continuare a curarsi fino alla completa guarigione.

Caso analogo a  quello marsalese - A una mamma furono regalate ferie supplementari dai colleghi per assistere la figlia di 6 anni affetta da tetraparesi spastica.



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