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09/05/2022 06:00:00

Il fuoco "amico" di Miccichè: Musumeci non va ricandidato

Non è bastata l’unità del centrodestra a Palermo sul nome del candidato sindaco Roberto Lagalla per chetare gli animi sulle regionali.


Il Musumeci bis per Gianfranco Miccichè non può trovare apertura, le dichiarazioni del presidente dell’ARS e numero uno di Forza Italia in Sicilia non lasciano dubbi: il presidente uscente non verrebbe riconfermato nemmeno dai siciliani.
Al momento il bis su Musumeci è congelato anche da parte della Lega, che nel frattempo sta subendo delle rivolte interne, sedate poi dal coordinatore regionale, Nino Minardo.

 

 

A lasciare il gruppo al senato è Francesco Mollame, polemiche anche nei confronti di Luca Sammartino, che guida la fronda contro Musumeci.
La campagna elettorale è aperta, si guarda già alle prossime regionali, la finanziaria dovrà essere approvata entro l’11 maggio e nel frattempo sull’Isola si sono già verificati i primi incendi con il rimpallo delle responsabilità.


Ci sono 231 mila euro bloccati, si tratta di somme per la prevenzione degli incendi ma fino a quando la finanziaria non verrà approvata di quelle somme potranno essere utilizzate solamente 68, per non parlare dei forestali, troppo pochi per coprire l’intera regione, la cui età media supera i 57 anni.

Sulla questione incendi Musumeci ha parlato di responsabilità dei sindaci, che dovrebbero obbligare i proprietari di terreni incolti ad una pronta pulizia per evitare il divampare di incendi.


La risposta dei sindaci è stata immediata, da Cefalù ad Erice dove Daniela Toscano non ha incassato il colpo ma rilanciato: “Musumeci dimentica di dire che molti Comuni, tra cui Erice, come sempre, hanno già preso i necessari provvedimenti. Lo scorso 19 aprile abbiamo infatti correttamente comunicato l’apposita ordinanza valida dal 1° maggio al 31 ottobre 2022. In questi 5 giorni (l’incendio è stato ieri, 5 maggio) sono stati anche attivati i necessari controlli…Ci spieghi perché non si attivano maggiori controlli, tramite i Forestali, soprattutto nelle giornate di allerta rossa. Ci spieghi perché non si potenziano, in termini numerici e di mezzi adeguati, i Forestali in servizio presso il territorio di Erice. Ci spieghi, insieme al Dipartimento della Protezione civile regionale, come può migliorare il servizio offerto dai volontari coordinati dallo stesso Dipartimento. Ci spieghi, il presidente, perché non ha mai risposto alle nostre lettere con cui abbiamo invocato aiuto! Ci spieghi infine perché, addirittura, tempo fa fu richiesta al nostro Comune la restituzione di un modulo antincendio (che abbiamo in comodato d’uso) perché non avremmo trasmesso per tempo la necessaria documentazione, salvo poi prendere atto, a seguito di nostra nota circostanziata, che era una bufala!”.

Giampiero Trizzino, deputato ARS per il M5S, va dritto al punto: "La campagna antincendio è appena partita, sono impiegate attualmente 10 mila unità in tutta la Regione che hanno iniziato l'attività di manutenzione dei boschi e la realizzazione dei viali parafuoco. Ma non basta, non è neppure sufficiente.I soldi a disposizione si stanno esaurendo e quelli previsti dalla manovra finanziaria non si possono utilizzare perché la Regione (per l’ennesima volta) non ha ancora approvato la legge di stabilità.


A questo si deve aggiungere lo stallo del disegno di legge sugli operai forestali, per non parlare della condizione del Corpo forestale regionale, di cui neppure si discute”.