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24/10/2023 12:07:00

C'è preoccupazione a Pantelleria per la cancellazione di alcuni voli

 C'è preoccupazione a Pantelleria per la cancellazione di alcuni voli che inevitabilmente porterà ad una diminuzione del flusso turistico per il prossimo anno. 

In particolare Volotea ha annunciato la cancellazione di alcuni voli, come quelli da e per Milano e Napoli. 

Per il 2024 queste due destinazioni saranno garantite, al momento, solo da giugno a settembre. Per i panteschi comporterebbe la riduzione dei turisti non solo in estate, ma anche in altri mesi dell'anno. 

Sul caso interviene anche la politica. 

Il circolo pantesco del Pd, ad esempio, tira in ballo l'amministrazione comunale. "Le notizie che ci giungono sulla programmazione dei voli aerei da e per Pantelleria per la prossima stagione estiva ci lasciano molto preoccupati ed è nostro dovere porre sin da adesso l’attenzione anche sulla questione trasporti aerei che per l’economia isolana riveste particolare importanza.

Apprendiamo – dichiara Mimmo Iannacone, componente della segreteria del Circolo PD di Pantelleria – che da un lato la compagnia aerea Volotea cancellerà i voli per la prossima stagione estiva da Milano e Napoli, dall’altro lato la stessa compagnia ha già comunicato che i rimanenti voli per Pantelleria avranno inizio solo il 1 giugno 2024 e si concluderanno già il 30 settembre 2024".

"Assistiamo da anni alla sistematica cancellazione di tratte che non ci fa ben sperare e così facendo – continua il dirigente locale dem – ci troveremo davanti ad un vero e proprio tracollo turistico che non possiamo permetterci e quindi assolutamente da evitare. Occorre un lavoro sinergico fra tutti, ma proprio tutti, gli operatori del settore, l’Amministrazione comunale e la società di gestione aeroportuale che deve iniziare a essere finalmente parte attiva nel rilancio turistico dell’isola.

E’ pertanto di fondamentale importanza – chiude Iannaccone – sapere come l’Amministrazione comunale voglia affrontare il tema dei trasporti aerei, ricordando purtroppo che le premesse non sono state affatto positive, con l’Assessore Tremarco che tanto ha decantato e pubblicizzato l’accordo tra le compagnie aeree DAT e ITA Airways ma che di fatto non se ne è saputo più nulla. Dobbiamo evitare quindi che si continui a lavorare con così tanta approssimazione".

Sul taglio dei voli è intervenuto anche il gruppo Pantelleria 2050, che comprende il Movimento 5 Stelle, che parla di stagione fallimentare. 

Ecco la nota.

 

La stagione turistica 2023 a Pantelleria è stata un fallimento e a decretarlo non è Pantelleria 2050 bensì la compagnia aerea Volotea, che ha annunciato la cancellazione per il 2024 di alcune rotte per Pantelleria.

Considerando che Volotea è praticamente l’unico vettore che collegava in modo capillare Pantelleria con le principali città italiane, le preoccupazioni per la stagione 2024 devono essere all’ordine del giorno della politica locale.

Quali sono le cause della debacle 2023 e quali proposte per evitare che la situazione peggiori?

Indubbiamente il cambio di Amministrazione ha giocato un ruolo determinante. Dopo anni di costante crescita degli arrivi, quest’anno la flessione è stata importante.

In particolar modo, ha giocato il fatto che Pantelleria è scomparsa dal network pubblicitario che in questi anni, grazie alla promozione fatta dall’amministrazione Campo e dall’impegno degli operatori turistici, la vedeva sempre presente in trasmissioni televisive, giornali specializzati, riviste, settimanali, insomma di Pantelleria non se ne è parlato più.

È chiaro che chi doveva dare continuità, nella fattispecie l’Assessore al Turismo, non è stato all’altezza delle aspettative e soprattutto non ha idee chiare su quale rotta intraprendere.

Sui trasporti aerei restiamo convinti che il principale attore della promozione delle rotte e dei collegamenti aerei deve essere il gestore aeroportuale, come accade ad esempio a Lampedusa, che vedrà nuovi voli da Bari e Perugia per l’estate 2024 grazie all’azione dell’AST.

Se il gestore aeroportuale non sa fare il suo lavoro, rischia di mettere a rischio lo sviluppo economico dell’Isola e, nella peggiore delle ipotesi, anche la continuità territoriale.