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20/11/2014 06:45:00

Monumento ai Mille di Marsala, riprendono i lavori. Ma è solo la messa in sicurezza

 Sono dei lavori di messa in sicurezza. Niente di più. Infissi e una sorta di “cordone” per evitare che venga ancora vandalizzato. Stiamo parlando dell’eterna incompiuta di Marsala, il Monumento ai Mille. Ogni tanto, nella lunghissima storia dell’incompiuta per eccellenza del nostro paese, viene aggiunto un tassello. Piccolissimi, in realtà. Perchè adesso è stato firmato il contratto con la ditta Salvatore Terranova di Mazara per completare i lavori del primo lotto funzionale. In realtà non sono altro che lavori di messa in sicurezza dell’opera che in questi mesi di stop ai lavori, per un contenzioso tra Comune e la precedente impresa appaltatrice, è stata trasformata ancora una volta in bivacco. Ora si dovrà procedere a installare infissi, quadro elettrico, la tinteggiatura dell’esterno, e un “cordone” di protezione dell’area. Niente di eclatante da permettere di pensare minimanente di poter fruire del monumentino ai Mille. Stiamo parlando soltanto del primo lotto funzionale del progetto Mille Luci, quello che ha vinto il concorso di idee nel 2007 per mettere la parola fine alla storia dell’incompiuta per eccellenza. Questi lavori sono stati aggiudicati dalla ditta Salvatore Terranova di Mazara applicando un ribasso di circa il 36% sull’importo a base d’asta fissato a 101 mila euro. La somma deriva dal ribasso d’asta operato dalla R3 Costruzioni di Acireale 5 anni fa, quando si aggiudicò l’appalto per 600 mila euro. I lavori al surrogato del monumento ai Mille, si sono fermati oltre un anno fa, quando dopo l’ennesimo stop ai pagamenti la ditta di Acireale ha deciso di tagliarsi fuori dalla vicenda. Diversi sono stati gli stop ai lavori. E la zona risulta degradata, abbandonata, e luogo per bivacchi. Per questo è urgente mettere in sicurezza l’area.
Il progetto del surrogato del monumento ai Mille insiste ormai da parecchi anni e mira rifare semplicemente il look al catafalco in cemento armato che fa bella mostra di sé sul lungomare di Marsala. Quel catafalco è stato cominciato negli anni 80 e quello che si voleva costruire era un gran monumento secondo il progetto dell’architetto Mongiovì degli anni ’60. Poi l’opera, o meglio quel poco che era stato fatto, venne dichiarata abusiva. Allora nel 2007 venne fatta una gara di idee e vinse il progetto più economico, da 4 milioni di euro, dell’architetto catanese Ottavio Abramo. Adesso quello che si sta tentando di costruire è appena il primo stralcio del progetto più volte rimaneggiato. I lavori sono cominciati nel 2011 con la ditta R3 Costruzioni di Acireale. Si tratta di coprire la struttura esistente e di farne una terrazza coktail. Al momento siamo ad un punto morto, il surrogato è sempre in stato di abbandono. I soldi per il primo stralcio di questo monumento arrivano per la maggior parte dalla Cassa depositi e prestiti. Tutti aspettavano quel famoso finanziamento promesso nel 2010 nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Finanziamento da 1 milione di euro promesso dall’allora governo Berlusconi. Ma dei soldi non c’è traccia.



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