Un boato nel cuore della notte, vetri tremati in tutto il quartiere e i residenti svegliati di soprassalto. È quanto accaduto allo Zen di Palermo, dove intorno alle 3 del mattino una banda ha fatto esplodere lo sportello Postamat di via Gino Zappa, in un violento tentativo di furto che ha lasciato dietro di sé solo devastazione.
Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, i malviventi avrebbero agito con una dinamica tanto rapida quanto brutale. Prima hanno sfondato la cornice in plastica del Postamat utilizzando una mazza pesante, poi hanno inserito un ordigno artigianale nell’apertura creata. La deflagrazione è stata fortissima: l’intera parte frontale dell’ATM è stata sventrata e detriti di lamiera e plastica sono stati proiettati fino a 15 metri di distanza. Nonostante la potenza dell’esplosione, il colpo è fallito. La cassaforte interna, progettata per resistere a urti e tentativi di effrazione, ha retto l’urto, costringendo i criminali a fuggire a mani vuote.
Sul posto sono intervenute le volanti del commissariato San Lorenzo e dell’Ufficio prevenzione generale. Curiosamente, pur essendo stato svegliato mezzo quartiere, al 112 non è arrivata alcuna segnalazione immediata e nessun residente avrebbe riferito di aver visto la via di fuga dei responsabili.
L’area è stata transennata e messa in sicurezza dagli artificieri, che hanno verificato l’assenza di ulteriori cariche inesplose. La Polizia Scientifica ha effettuato i rilievi, mentre gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Nelle vicinanze del Postamat distrutto è stata rinvenuta e sequestrata anche la mazza utilizzata per lo scasso. Le indagini proseguono per risalire ai componenti della banda che ha messo a ferro e fuoco la notte dello Zen.