Quantcast
×
 
 
03/03/2024 00:25:00

“Roma e Buenos Aires, dimensioni congiunte”. La mostra di Davide Querin

 “Roma e Buenos Aires, dimensioni congiunte” è la mostra di Davide Querin visitabile fino al 3 aprile 2024 presso la Casa Argentina, nel cuore di Roma. Il pezzo principale della mostra è un polittico formato da 16 oli di dimensioni più piccole che, esposti uno accanto all’altro, formano un’opera di tre metri per tre.

È il risultato di un anno e mezzo di lavoro, comprensivo di una lunga progettazione, che ha un forte impatto visivo perché ogni singola tela continua nelle tele vicine creando un intreccio di paesaggi e integrandone i contrasti. Gli interni si fondono con gli esterni, il reale con l’irreale, il conscio con l’inconscio.

Perché l’arte di Querin è giocosa, vitale, sorprendente, come questo suo “divertissement”. Soltanto le sue immense doti artistiche, la cura dei dettagli, il gusto - e trent’anni di professionalità - avrebbero potuto armonizzare con eleganza così tanti pezzi diversi.

E in tutto ciò, le atmosfere e le luci di Buenos Aires sono state grossa fonte di ispirazione per l’artista, che ha un legame profondo con la cultura argentina e latino-americana in generale. Le sue opere sono, come ha dichiarato lui stesso, un invito alla contemplazione. Inoltre, con tanti colori e ritmi, denotano una tale passione da trasmettere un’energia formidabile e da stimolare la fantasia dello spettatore. Seguendo i percorsi tracciati da scale, finestre, cornici, riflessi, trasparenze - in cui nessun elemento è casuale - ognuno ritroverà le proprie storie o il se stesso più intimo.

L’artista, specializzato in illustrazione e arte digitale, vanta esposizioni internazionali e collezionisti che comprano le sue opere dalla Francia, dagli Stati Uniti, dal Brasile, apprezzandole da varie parti del globo. Meticolosità, attenzione al dettaglio, figure realistiche in un contesto fantastico: in questi quadri sembra che la porta della creatività si sia spalancata per dare spazio a un vento di colori, di forme morbide, di sfumature magiche. Sembra che l’Arte sia davvero l’unica salvezza, l’escamotage per riconoscere i colori
persino nel grigiore quotidiano.

E se ancora non riusciremo a distinguerli, il maestro Querin ci permetterà di usare i suoi occhi. Condividendo il suo sguardo, saremo immersi nella sua vorticosa e affascinante visione del mondo.

Sabrina Sciabica