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30/05/2017 10:35:00

Patto per la Sicilia, pronti 208 milioni di euro. Ce ne sono otto per il Porto di Marsala

Ci sono anche 8 milioni di euro per il porto di Marsala tra le attività e i progetti che l'assessorato regionale alle Attività Produttive della Sicilia, diretto da Mariella Lo Bello, ha rimodulato e inserito nei 208 milioni di euro totali previsti dal Patto firmato dal Governatore Crocetta con l'ex presidente del consiglio Matteo Renzi. Gli interventi previsti riguardano le aree di crisi industriale (Gela e Termini), le zone industriali (Irsap), le aree portuali e altri interventi legati allo sviluppo produttivo e occupazionale.

Ma vediamo le novità, i tagli e le conferme dei finanziamenti. Termini Imerese perde 9 milioni, ma mantiene l'investimento di 32 milioni di euro il per porto e la zona industriale. Sessanta milioni di euro serviranno per interventi a Gela soprattutto per lavori in strade e scuole. Cinquanta milioni andranno all'area industriale. Nei fondi già destinati al "Patto Sicilia" ci sono sei milioni per il mercato ortofrutticolo di Licata, 1,4 milioni per il progetto di Enel «3Sun» con la gestione del ministero per garantire circa 900 nuovi posti di lavoro. Ci sono, inoltre, 26 milioni per il porto di Santo Stefano di Camastra dove si andrà a realizzare un project financing con la partecipazione di un contributo regionale e 8 milioni per il porto di Marsala.

Sarano messi a disposizione 1,5 milioni per aumentare produzione e occupazione in alcune aziende che hanno vinto alcuni bandi. Il Patto per la Sicilia prevede anche 50 milioni di euro del "contratto di sviluppo settoriale" che era sta bloccato per mancanza di fondi che adesso ci sono. Tra le aziende che percepiranno i finanziamenti ci sono la Cesame che aveva bloccato la produzione di sanitari e potrà ripartire, e la Russotti, azienda del settore alberghiero che ha presentato un nuovo progetto di sviluppo del settore. Per quanto riguarda la crescita occupazionale sono previsti finanziamenti per ST elettronics per aumentare le produzioni e alla Zenit per assumere i lavoratori del call center dell'ex Qe' di Paternò dove lavoravano circa 600 persone. 

«Finalmente partono i progetti – afferma l'assessore regionale alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello - e 1100 cantieri che metteranno in moto il settore dell'edilizia. Sono motore di sviluppo per le imprese e per le famiglie e consentiranno un aumento del Pil della Regione. Questo si raggiungerà attraverso nuove occasioni per i giovani e non solo. Penso per esempio ai molti cinquantenni che hanno perso il lavoro e che adesso potranno tornare ad avere una occupazione dignitosa».

«Abbiamo svolto molti incontri - continua Lo Bello - per affrontare il nodo occupazionale legato ai licenziamenti. Ci è stato presentato un documento e un piano industriale che riguarda la creazione di una struttura innovativa. Seguiamo questa e altre vertenze. Lavoriamo per tutelare chi è rimasto senza lavoro e chi come molti lavoratori di Qè inseriti con contratti a progetto sono rimasti senza paracadute sociale».