Grande, mister! ma in questo momento non basti neanche tu

Voluto bene da molti, odiato da tanti, rispettato da tutti: mister Enzo Bruno, allenatore del Marsala Futsal 2012 è esattamente l'antonomasia di questa sintesi. Un allenatore giovane, rivoluzionario, preparato, motivato, a tratti provocatorio e narcisista, Bruno è a tutti gli effetti l'uomo simbolo del calcio a 5 della provincia di Trapani degli ultimi dieci anni. Professionista serio ed educato ma anche pungente e vanesio, il tecnico dei lilibetani, dopo aver fatto la storia del Real Marsala/Real Futsal negli anni precedenti nell'estate del 2016 ha deciso di scendere di categoria, spostarsi dalla sua Mazara del Vallo per abbracciare un nuovo progetto fatto di nuovi stimoli, nuovi elementi, terra fertile in cui far germogliare e poi fiorire le proprie ampie conoscenze sul "calcio da sala". Così, dopo una promozione agevole centrata in Serie C2 nello scorso torneo, il tecnico mazarese è tornato in pompa magna nel massimo campionato regionale, ma questa volta con sul petto "l'altro" logo divenuto importante in provincia negli ultimi anni, quello azzurro caro al giovane presidente Paolo Tumbarello (a sua volta con un bagaglio di calcio professionistico alle spalle, da esterno di centrocampo, e da dirigente dello Sport Club Marsala 1912).
Mister Bruno però, chi lo conosce lo sa, è in grado di far sue le partite più difficili grazie a sagaci trovate tattiche, così come è in grado di commettere qualche saltuario inciampo, di specchiarsi troppo nei tecnicismi e di perdere il polso delle partite, come accaduto più di una volta in questo campionato col suo Marsala che ha naufragato non appena inserito il portiere di movimento.
Nella partita di sabato scorso, giocata alla Pace contro il forte Akragas Futsal, Bruno ha gettato cuore (e ginocchio) oltre l'ostacolo: in un match decisivo ai fini della lotta per mantenere la categoria ha svestito la tuta (come fatto solamente negli ultimi anni in due brevissime occasioni, la scorsa settimana nell'infruttuosa trasferta contro il Città di Leonforte e nella passerella post-promozione dello scorso campionato, nell'ultima partita casalinga contro il Monreale) per provare a dare l'estremo aiuto ai suoi ragazzi, quello sul terreno di gioco. Ebbene, non è semplice decidere di mettersi in discussione a carriera agonistica ampiamente conclusa, con un fisico meno prestante di un tempo (a livello strutturale, non atletico) e in una partita dal contenuto tecnico, agonistico ed atletico alti. Al tecnico lilibetano va datto onore e merito di ciò, e il suo "azzardo definitivo", questa volta, stava per pagare. Nei minuti finali dell'incontro, col Marsala sotto per 0-3, Bruno ha prima dato la scossa alla partita centrando in pieno il palo, poi all'ultimo minuto regolamentare ha trovato la zampata vincente per l'1-3; nel recupero il Marsala ha segnato ancora (con Figuccio) e sull'ultimo pallone utile ha sfiorato il gol del miracoloso pareggio col giovane Perrella, un gol che avrebbe dato quell'aurea di leggenda a questa giornata e a quest'incontro.
La realtà, però, è molto più concreta e solida del romantico mondo delle leggende, e la realtà parla di un Marsala Futsal completamente in disimpegno nelle proprie performance esterne stagionali (racimolati soli tre punti) che dopo aver accarezzato i piani alti della classifica adesso si ritrova impelagato in piena bagarre per non retrocedere, probabilmente costretto a tutti i costi a vincere l'ultima gara della regular season quando alla Pace arriverà la temibile G.E.A.R. Sport.
E allora, mister, che tu possa tirare fuori ancora un coniglio dal cilindro, che tu possa condurre la banda lilibetana ad un altro straordinario successo, quello della permanenza in C1.

Ndr: il consueto e completo articolo sul weekend di calcio a 5 e sul match Marsala Futsal - Akragas Futsal lo potete leggere a questo link)