"Costretti a pagare per attraversare la spiaggia di San Teodoro con i nostri camion"

Il primo, gestore del lido «Laguna dello Stagnone», accanto alla torre di San Teodoro (titolare della concessione demaniale è la moglie), fu arrestato dai carabinieri nel febbraio 2008. L'accusa è quella di aver preteso ed ottenuto il pagamento, tra il 2007 e il 2008, di ben 16 mila euro da tre camionisti che si erano aggiudicati l'appalto per il trasporto sulla terraferma del sale prodotto dalla Sosalt sull'Isola Lunga.
L'arresto di De Vita avvenne in flagranza di reato. Ombretta Nizza fu, invece, denunciata a piede libero perché avrebbe minacciato le vittime affinché queste ritrattassero. E ieri, dopo l'ammissione, quale parte civile, della locale associazione Antiracket, rappresentata dall'avvocato Giuseppe Gandolfo (ex presidente provinciale di Libera), Paolo Augello ha confermato i fatti denunciati il 15 gennaio 2008. E cioè, che per potere passare sulla battigia con gli autocarri, nel 2007, sia lui che i De Pasquale, padre e figlio, sono stati costretti a pagare 3.500 euro ciascuno.
«Nel 2008, però - ha dichiarato Augello - la richiesta aumentò a 4.500 euro». E a questo punto, scattò la denuncia. L'udienza è stata, poi, rinviata al 7 gennaio prossimo, quando saranno ascoltati altri testi dell'accusa, tra cui i De Pasquale. Il 17 febbraio 2008, De Vita fu arrestato dai carabinieri del Norm subito dopo l'incasso dell'ultima rata. Due assegni bancari e uno postale per complessivi 4 mila euro. «De Vita - si affermava nel comunicato allora diffuso dei carabinieri - aveva trasformato il terreno demaniale in una vera e propria enclave da lui stesso presidiata… e per costringere gli autotrasportatori a pagare era arrivato persino ad ostruire artatamente il passaggio e a creare, a scopo intimidatorio, delle sconnessioni nel terreno dove i camion affondavano, subendo danni e perdendo tempo». Successivamente, furono avviate indagini anche per accertare se gli autotrasportatori vessati fossero in possesso delle autorizzazioni necessarie per attraversare il tratto di mare (alcune centinaia di metri) che separa la punta nord dell'Isola Lunga da San Teodoro.