Entrambi gli Enti concordano nel dire che gli infermieri ex precari devo attendere, poiché dal prossimo anno, usciti dal piano di rientro che ha imposto il blocco delle assunzioni e dopo la necessaria riorganizzazione del personale sanitario, si tornerà ad assumere le figure professionali di cui il sistema è carente, proprio grazie ai consistenti risparmi conseguiti in questi mesi in cui il personale è stato ridotto al lumicino con notevoli disagi per i cittadini che devono ricorrere alle cure ospedaliere.
Scrivono i manifestanti: "Non vi è volontà politica di risolvere il problema di queste 62 famiglie perché 62 infermieri servono subito nei presidi ospedalieri che fanno parte dell’ASP di Trapani: la carenza è lampante e tutti si rendono conto quando si recano in un ospedale che la sanità in Sicilia nonostante Roma guardi con ammirazione al percorso virtuoso intrapreso dalla sanità siciliana, non funziona e l’assistenza che viene fornita è carente, disorganizzata e fatta di buona volontà e spirito di adattamento definibile arrangiata e soprattutto povera di mezzi e di persone. Se di questi 62 ex precari, ora disoccupati importasse qualcosa a qualcuno, nell’attesa della chimera del posto fisso, potrebbero essere impiegati in altri campi come l’assistenza domiciliare integrata, per la quale l’ASP 9 paga un consorzio di cooperative sociali oppure per il 118, in modo da avere sulle ambulanze infermieri elusivamente dedicati e non infermieri pagati a gettone che fanno un doppio lavoro (ospedale e 118) quando ce ne sono 62 che non ne fanno nessuno; oppure nelle carceri dove gli infermieri e tutti i sanitari sono pagati dall’ASP in virtù di una riforma che ha sancito il passaggio della sanità penitenziaria alle ASL; ma anche in questo caso si preferisce ricorrere a contratti libero professionali e non ai 62 infermieri disoccupati".
Questa la replica dell'ente: "L’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani è fortemente impegnata a risolvere il problema. Gli infermieri precari in questione hanno già avuto a Palermo in data 11 ottobre u.s. un incontro chiarificatore con l’Assessore Regionale della Sanità e con i vertici aziendali dell’ASP di Trapani. In quella sede l’Assessore Massimo Russo e il Direttore Generale dell’ASP di Trapani Fabrizio De Nicola hanno ribadito con chiarezza il percorso che nel breve periodo e nell’ambito delle risorse a disposizione verrà seguito per pervenire alla copertura dei posti di infermieri in atto disponibili, attraverso una ripartizione degli stessi nell’ambito delle tre diverse tipologie di reclutamento: concorso, mobilità e stabilizzazione. Tale scelta verrà effettuata e concordata con le OO.SS., scegliendo assieme ad esse anche percentuali, modalità e procedure, ovviamente nel rispetto della vigente normativa.
Vale la pena di precisare, altresì, che questa Amministrazione a già proceduto a stabilizzare i primi 60 infermieri professionali precari".