Le organizzazioni sindacali di categoria avevano, nei giorni scorsi, sollecitato la convocazione di un incontro in Prefettura per chiedere ai rappresentanti della Dussmann di revocare i licenziamenti di tre lavoratrici addette alla mensa e di un cuoco, avviando dei percorsi volti a garantire la continuità occupazionale per i quattro dipendenti.
Tra le proposte avanzate dalla Filcams - Cgil, dalla Fisascat - Cisl, dalla UilTucs e dall' Ugl, è stato infatti, chiesto ai rappresentanti della Dussmann di avviare la procedura per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione straordinaria in deroga e contratti di solidarietà).
Le richieste dei sindacalisti non hanno, però, trovato il parere favorevole della controparte che, senza alcuna argomentazione giuridica, ha rigidamente mantenuto la decisione di licenziare i lavoratori proponendo, in alternativa, la riduzione dell'orario di lavoro per tutti i dipendenti.
“La soluzione prospettata dai rappresentanti della Dussmann - hanno detto i sindacalisti - è incomprensibile poiché utilizzando gli ammortizzatori sociali in deroga si ovvierebbe, comunque, senza costi per la Dussmann e creando un danno limitato ai lavoratori, al presunto esubero di manodopera, denunciato dalla società”.
Intanto, i quattro dipendenti hanno dato mandato ai legali di impugnare i licenziamenti mentre, nei prossimi giorni, tutti i lavoratori, che hanno già scioperato per quattro giornate in segno di solidarietà nei confronti dei colleghi licenziati, si riuniranno con i segretari delle organizzazioni sindacali per programmare ulteriori iniziative di lotta.