Erano le 17.15 del 3 dicembre quando l’allarme è stato lanciato, preceduto dalle parole “per esercitazione”. Sul peschereccio ormeggiato al prolungamento curvilineo è stato acceso un fumogeno a poppa, in modo da simulare un incendio grave all’interno del locale macchine.
Immediata la reazione della Sala Operativa della Guardia Costiera che ha coordinato tutte le fasi dell’esercitazione. Senza ritardo è stato impartito l’ordine di mollare gli ormeggi alla Motovedetta CP 2114, che si è diretta sotto bordo all’unità “in fiamme” iniziando a raffreddare le paratie con la pompa antincendio e la manichetta di bordo.
Nel frattempo, su richiesta dei militari della Guardia Costiera, giungeva sul posto una squadra dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Marsala che provvedeva ad attaccare il fuoco da terra.
A complicare l’esercitazione si è simulato anche l’infortunio di un membro dell’equipaggio del peschereccio, ustionatosi durante le prime fasi di spegnimento dell’incendio.
Ancora una volta la risposta è stata istantanea. Dalla Sala Operativa della Guardia Costiera è partita la richiesta al Servizio di Emergenza 118 di una ambulanza per l’immediata ospedalizzazione del ferito. I soccorsi medici sono giunti nel giro di pochi minuti.
L’esercitazione è terminata alle 17.40, quando tutte le squadre di soccorso intervenute hanno lasciato il porto.
Ogni fase dell’esercitazione è stata caratterizzata da un elevato grado di realismo che ha permesso di testare la capacità di risposta delle autorità preposte a fronteggiare tali eventi. Altre esercitazioni seguiranno con cadenza almeno semestrale e coinvolgeranno le navi mercantili, da pesca e da diporto ormeggiate in porto o le strutture fisse ed i depositi a terra, al fine di mantenere costantemente elevato il grado di preparazione e di prontezza degli equipaggi e delle quadre di soccorso.