Mi chiedo quale sia stato il sistema scientifico di valutazione della centralità dell’ospedale mazarese. Mi risulta inoltre difficile comprendere che un presidio viene scelto al posto di un altro perché in quello preferito si effettueranno lavori di ristrutturazione. E’ un criterio di selezione che non avevo mai preso in considerazione perché non basa la decisione su una verifica del territorio e delle sue necessità, ma punta sullo stato dei lavori di questo o l’altro ospedale della provincia di Trapani. Qualcuno poi in assessorato dovrà spiegarmi perché è necessario realizzare il presidio di Radioterapia in una struttura ospedaliera che non ha il reparto di Oncologia, mentre dove, come nel caso dell’Ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani, c’è e funziona con risultati positivi viene escluso da ogni verifica e valutazione di merito.
Ma c’è di più. Oltre a collocare la Radioterapia a Mazara, non si fa alcun cenno al fatto che la provincia di Trapani, in base al numero dei suoi abitanti, ha diritto a due centri di Radioterapia. Una gestione manageriale della nuova sanità porterebbe dunque a dire una cosa ben diversa. La soluzione più razionale proporrebbe la realizzazione del presidio di Radioterapia nell’ospedale di Trapani e rivendicherebbe, fin d’ora, un secondo presidio da realizzare, questo sì, nel territorio di Mazara del Vallo perché sarebbe realmente baricentrico ad una condizione territoriale che si divide tra una parta della provincia di Trapani e quella di Agrigento. Mi auguro che l’assessore Massimo Russo possa intervenire al più presto per fare chiarezza su una situazione al limite del surreale e consideri l’Ospedale di Trapani per quello che è stato già fatto e l’Ospedale di Mazara del Vallo come riferimento per collocare gli acceleratori lineari per radioterapia"