Attualmente l’Hospice di Salemi, inaugurato lo scorso mese di luglio dall’Assessore Regionale della Sanità Massimo Russo, opera in regime ambulatoriale tutti i giorni feriali dalle ore 8,00 alle ore 14,00 e il martedì e il giovedì anche dalle ore 14,30 alle ore 17,30. Presso tale ambulatorio vengono praticate la terapia del dolore nonché cure palliative e supportive per i pazienti affetti da neoplasie. Da parte dei due medici specialisti assegnati all’Hospice, dr.ri Goffredo Vaccaro e Gaspare Lipari, vengono effettuate anche consulenze telefoniche chiamando il numero 0924.990385.
L’Hospice di Salemi, unica struttura del suo genere esistente in provincia di Trapani, presenta un’area destinata alla residenzialità ed una destinata alla valutazione ed alle terapie. La prima presenta dieci camere di degenza singole di dimensioni tali da permettere la permanenza notturna di un accompagnatore, un tavolo per consumare i pasti, una poltrona in grado di trasformarsi in letto per l’accompagnatore ed un televisore. Ciascuna camera è inoltre dotata di proprio servizio igienico per disabili e di spazi adeguati per interventi medici. L’area residenziale è inoltre dotata dei seguenti locali: cucina-tisaneria, soggiorno polivalente, servizio igienico con vasca assistita, locali per il personale di assistenza, ambulatorio-medicheria, locale per i medici, locale per il culto e ambienti adibiti ad altri servizi di supporto.
L’area destinata alla valutazione ed alla terapia è dotata di locali per le terapie antalgiche e prestazioni ambulatoriali, per la manipolazione e la preparazione dei farmaci e dei preparati nutrizionali, per le prestazioni in regime diurno e per i colloqui con il personale della struttura (medico, psicologo, assistente sociale, ecc.).
L’attività dell’Hospice sarà integrato successivamente con servizi sul territorio e domiciliari che formeranno la rete provinciale delle cure palliative.
Il dato relativo ai malati terminali è allarmante: su 100.000 abitanti, circa 300 muoiono per tumore e l’80% di essi attraversa una fase terminale che necessita di cure palliative. Nel 15-20% dei casi, l’assistenza non può essere effettuata a casa e richiede una struttura di ricovero, che però molto spesso non riesce a rispondere alla sfera di bisogni complessi del paziente, che prevede non solo cure e assistenza, ma anche supporto psicologico, sociale e spirituale. Si tratta di un dolore molto difficile da gestire, anche per i familiari. L’hospice nasce per offrire questo tipo di sostegno.
In questo ambito la medicina riabilitativa assume un significato importante, sia come possibilità di mantenimento o recupero delle attività motorie del malato per l’arco rimanente della vita, sia come approccio palliativo di riabilitazione passiva o massaggio, allo scopo di lenire il dolore da immobilità. Il paziente, sentendosi curato e accolto, percepisce la vicinanza e l’operato del fisioterapista come valido strumento per un continuo miglioramento. Il contatto corporeo col fisioterapista può migliorare il vissuto corporeo del paziente, aiutandolo a recuperare la sua autostima.