Il caso della neonata, in particolare, scuote la sanità siciliana. “E' un caso gravissimo – sottolinea in una nota Leoluca Orlando -. Avevamo già richiamato la Regione sulle disfunzioni dell’e lisoccorso del 118, rilevando che i difetti di tale servizio possono produrre, come spesso hanno prodotto, conseguenze drammatiche in un sistema sanitario sottoposto a tagli drastici".
L’assessore alla Sanità siciliana fa sapere di avere già avviato un’r indagine interna. "Sono profondamente addolorato e voglio testimoniare la mia vicinanza ai genitori della piccola Mariagrazia – dice Massimo Russo -. Su questa vicenda andremo fino in fondo per capire esattamente cosa è successo, non solo per accertare eventuali responsabilità ma anche per evitare che simili tragedie possano verificarsi in futuro".
"Dovremo innanzitutto capire - spiega Russo - se si sono verificati errori di sistema oppure se siamo di fronte a comportamenti negligenti. Sul caso è in corso una indagine della magistratura con cui intendiamo collaborare per accertare la verità dei fatti. Non voglio né confermare né smentire le tesi finora avanzate senza prima avere elementi chiari di valutazione”.
Ci sono tante domande, spiega ancora Russo, alle quali bisognerà dare una risposta: quali erano le reali condizioni della piccola fin dai primi soccorsi? Quali cure sono state prestate in ospedale a Gela? Le condizioni di salute della bambina imponevano il trasferimento a Palermo? Il servizio del 118 ha operato aderendo correttamente ai protocolli? Sono state determinanti le cattive condizioni meteo? L'asserito ritardo nel trasporto ha influito sull'esito delle cure? L'esame delle cartelle cliniche e delle registrazioni potrà fare chiarezza, solo allora saremo in grado di chiarire i contorni di una vicenda drammatica".
E al Tgr Sicilia si fa sentire anche Piergiorgio Fabbri, direttore del 118 Sicilia, finito nell’occhio del ciclone assieme alla sua struttura. "Si trattava di un trasporto da una rianimazione all'altra, non c'erano le condizioni di urgenza – dice il dirigente, a difesa dell’operato dei suoi -. Abbiamo comunque predisposto un'indagine interna, se dovessero manifestarsi ritardi ci saranno i provvedimenti del caso"