Nel pomeriggio della vigilia si è sentito male, mostrando i segni tipici di un grave infarto: dolore al petto, vomito. E' stata chiamata l'ambulanza del pronto soccorso, ma quando è giunto all'Ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani per lui non c'era più nulla di fare. Avrebbe potuto essere salvato utilizzando il fibrillatore in dotazione nei mezzi di soccorso, ma, non rispettando quanto prescrive la legge, nell'equipe dell'ambulanza non c'era alcun medico, e pertanto nessuno ha potuto usare il defibrillatore. A svelare il caso è stato un anomino che ha presentato al Comune di Erice un esposto per denunciare la mancata presenza del medico-anestesista a bordo dell'ambulanza del 118 dislocata alla Cittadella della salute. La stessa che si è presentata a casa di Francesco D'Angelo. Il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, ha inviato l'esposto al prefetto di Trapani Stefano Trotta e alla magistratura "affinchè venga avviata una indagine per far luce sulla vicenda".
Scrive Tranchida: Riceviamo in maniera anonima una inquietante segnalazione circa la mancata presenza del medico anestesista a bordo dell’ambulanza del 118 – C.M.R. (Centro Mobile di Rianimazione) postazione 46 della Cittadella della Salute di Erice.
Tale circostanza, risale ad un periodo prima o antecedente alla giornata di Natale, e si protrae a tutt’oggi e fino alla data del due di gennaio ciò dovuto alla mancata disponibilità da parte dei medici anestesisti, circostanza che a quanto pare si è rivelata fatale in occasione del soccorso al giovane D’Angelo, effettuato su territorio di Trapani, tragicamente deceduto il 24.12.2009.
Si rappresenta pertanto la paventate allarmante disfunzione del servizio sanitario pubblico non solo sul nostro territorio, ma anche sul territorio di Trapani dove non sono previste ambulanze attrezzate di rianimatore a bordo.
Si Invitano pertanto le SS.LL. tempestivamente a verificare ed eventualmente porre pronto rimedio a tale malaugurata condizione, al pari, diffido le SS.LL. a rendere formale comunicazione presso questo ufficio circa l’eventuali disfunzioni del Servizio Socio Sanitario in questo comune che inevitabilmente possono provocare danni alla comunità cittadina.
Rassegno la presente all’attenzione del Prefetto e al debito vaglio dell’Autorità Giudiziaria a fronte della ricevuta segnalazione di grave disservizio e per l’accertamento delle eventuali responsabilità in un comparto di vitale importanza quale la Sanità