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11/01/2010 12:13:46

Allarme tumori: dobbiamo morire tutti prima che qualcuno capisca cosa sta succedendo?

Non si tratta di iniziare un nuovo anno, un nuovo decennio, parlando di cose brutte e di lutti imprevisti ma qui la situazione è drammatica, al cimitero arrivano più giovani che vecchi. Morire di vecchiaia è un lusso, morire per un tumore una normalità, e prima o poi ce lo aspettiamo tutti. Sono frasi pesanti, troppo pesanti le mie però sono parole che sento dire dalla bocca di tutti. Ma poi nessuno vede iniziative pratiche e approfondite per verificare se in questo territorio c'è qualcosa che non va veramente, soprattutto nel versante sud del comune marsalese.

Il 1° gennaio 2010 è morta (sempre per l'ennesima questione) Giovanna Parrinello di 37 anni, moglie di Gaspare Galfano, amato e rispettatissimo sindacalista della Cgil. Sarà stato per la morte prematura, per l'amore che le persone nutrono per questa famiglia "divisa" dai progetti divini, per la professionalità e bravura di Gaspare ma al funerale c'era una marea di gente. Convinto che tutti i motivi che ho elencato sono veritieri, sono inoltre convinto che a questi funerali ormai partecipano tante persone per solidarietà, quasi come a dire "siamo vicini a voi nonostante non vi conosciamo, ma bisogna essere vicini contro questo immenso dolore che questa malattia (rovina famiglie) come un'epidemia potente ci sta attaccando". La frase è generalizzata da me, ma sono parole che ho sentito tante volte in questi anni recenti. Giovanna sarà gia vicina a tante amiche che sono andate vie di recente, soprattutto alla sua amica Liliana. Se è così siamo "contenti" per tutto ciò, ma qui, sulla terra, resta il pianto, la disperazione dei genitori, dei mariti, dei figli. Che qualcosa si muova e che non ci vengano solamente a chiedere soldi per la Ricerca, qui c'è bisogno di altre ricerche. Prima che la "malaria" ci porti via definitivamente.


Enzo Amato



Lettera scritta dal padre di Giovanna, letta durante il funerale:
Signore, grazie per averci dato una figlia bella come il sole e buona come il pane, un dono di cui siamo sempre stati orgogliosi. Grazie per averle dato un marito che con il suo grande amore le è stato sempre accanto, curandola e sostenendola ancora più di me. Signore, tu che hai voluto raccogliere questo fiore prematuramente, prima ancora che desse i suoi frutti, ti prego fai di Giovanna un Angelo che vegli su di noi.
Addio Giovanna, figlia mia, tu che col tuo bel sorriso hai voluto nasconderci sempre la tua sofferenza, ora più nulla possiamo fare per te se non portarti sempre nei nostri cuori. Il tuo papà