Lo ha deciso l’azienda emiliana dopo l’incontro col responsabile del Servizio Finanziario della «Belice Ambiente Spa», Franco Nicosia. Proprio Nicosia, insieme all’amministratore unico Francesco Truglio, avevano partecipato, giorni addietro, ad un incontro con i consiglieri comunali a Partanna - erano presenti anche il sindaco Giovanni Cuttone e l’assessore Nino Termini - proprio per affrontare il problema legato al massiccio afflusso di utenti allo sportello. A Partanna la Maggioli Tributi ha già notificato 1.300 avvisi d’accertamento per infedele denuncia e 2.000 lettere di pre-contenzioso. «L’arrivo di questi avvisi - spiega il sindaco di Partanna Giovanni Cuttone - ha generato delle lamentele tra i cittadini. Ci siamo subito attivati affinché la questione venisse affrontata, ecco perché ho subito convocato, di comune accordo col presidente del consiglio comunale Giuseppe Aiello e il difensore civico Raffaella Sanfilippo, una riunione urgente. In quella sede - dice ancora il primo cittadino - è emerso un aspetto su tutti, cioè quello dei diversi criteri coi qu

ali si è calcolata la Tarsu anni addietro e che fanno parte della banca dati in possesso della Maggioli, e quelli nuovi che fanno riferimento, invece, alla Tia». «Per le lettere di pre-contenzioso - spiega l’amministratore unico Francesco Truglio - il termine di 10 giorni, entro il quale il cittadino dovrebbe fornire la documentazione necessaria, è stato prorogato». L’attività di elusione ed evasione svolta dalla Maggioli Tributi, vincitrice di una gara d’appalto bandita dalla «Belice Ambiente», è stata già avviata anche a Mazara, dove sono stati recapitati 5 mila avvisi. «L’attività - spiega l’amministratore unico Francesco Truglio - continuerà gradualmente anche negli altri paesi dell’Ambito. Far pagare tutti ci consentirà di avere una Tia sempre più leggera».