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11/02/2010 14:16:13

Commemorata la ricorrenza del "Giorno del Ricordo"

<<La Repubblica Italiana – ha detto il Presidente del Consiglio Provinciale - riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella suddetta giornata del 10 febbraio sono previste iniziative per diffondere la conoscenza di questi tragici eventi .>> Così recita, fra l’altro, la Legge n.92 del 30 marzo 2004 che introduce in Italia il “Giorno del Ricordo” e che segna un mutamento di atteggiamento nei confronti dei veri e propri eccidi perpetrati ai danni di migliaia di cittadini italiani per motivi etnici e politici alla fine e durante la seconda guerra mondiale in Venezia Giulia e Dalmazia e dove furono coinvolti, sia pure in misura minore e con diverse motivazioni, anche cittadini italiani di nazionalità slovena e croata.

Nonostante la ricerca accademica – ha proseguito il Presidente Poma - abbia ormai ampiamente chiarito gli avvenimenti, nell'opinione pubblica il tema delle foibe continua a generare polemiche, incentrate sulle reciproche responsabilità che fascismo e comunismo hanno avuto nella vicenda. Ma, al di là e al di sopra di tutto, rimane, incontestabile, la triste realtà di crudeli e terrificanti azioni di morte poste in essere nei confronti di inermi esseri umani e che per questo non possono trovare giustificazione alcuna. Purtroppo ancora oggi, nel 2010, nonostante i numerosi dibattiti, le tante pubblicazioni, le numerose trasmissioni radio-televisive, non si può non rimanere negativamente colpiti dal fatto che tantissime persone non sanno ancora cosa si intende per foibe, cioè le profonde fenditure di natura carsica dove furono gettati e poi rinvenuti i corpi senza vita di centinaia, forse migliaia di vittime.

Ritengo, pertanto, - ha concluso Peppe Poma - che anche il Consiglio Provinciale di Trapani, in maniera unanime, debba dare il proprio seppur piccolo contributo a non far dimenticare quest’altra tristissima pagina della nostra storia, che si aggiunge a quella ancor più drammatica della Shoah, ricordando l’odierna ricorrenza e osservando un minuto di silenzio e di raccoglimento.