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14/02/2010 07:00:04

Polo oncologico? No, solo radioterapia…

Di fatto sarà aperto a Mazara il reparto di radiologia, un reparto che manca e che costituisce gravissimi disagi a tutti i malati di cancro, che sono costretti ad emigrare a Palermo, oppure a Bagheria per effettuare le terapie, indispensabili a chi viene colpito dal cancro, alla prostata, al polmone, alla vescica.


Sull’argomento abbiamo sentito il parere dell’on. Pio Lo Giudice Udc, vice presidente alla commissione sanità, della Regione Siciliana:
Onorevole Pio Lo Giudice perché si è parlato di Polo Oncologico, quando non lo è?
- Per ignoranza sulla materia suppongo, il polo oncologico di fatto è una struttura complessa e comunque è una cosa diversa dalla radioterapia.
I veri centri oncologici, si trovano a Milano e ad Aviano, dove c’è la possibilità di operare una donna alla mammella, ricostruirgliela e curarla.
Quanti malati di cancro ha questa Provincia?
-Troppi, 20 mila sono i pazienti che fino ad oggi sono costretti, nonostante la precarietà delle loro condizioni di salute, a viaggiare continuamente per potersi sottoporre alle cure necessarie.
20 mila persone malate di cancro?
- Si, insieme ad Agrigento siamo le province più colpite, lo so, è pazzesco.
Sarebbe il caso di indagare sulle ragioni?
-Si, credo proprio di si.
Perché ritiene sia una vittoria istituire la radioterapia a Mazara?
- Perché, fino ad ora, questa provincia è rimasta esclusa, mentre, il nuovo piano di riorganizzazione delle discipline mediche, consente di dotare la Provincia di Trapani di un reparto che non può mancare.
Per me, una vittoria personale, ho combattuto a lungo come medico, già quando ero presidente dell’ordine a Trapani, per ottenere la radioterapia, ripeto è una vergogna, vedere questi poveri malati sballottati di qua e di la, per fare una terapia.
Questa riforma, per quanto concerne questo servizio rende giustizia, dando autosufficienza a questa Provincia.


Di parere opposto è invece il dottor Giuseppe Pandolfo, oncologo e presidente dell’Associazione Medico Chirurgica Lilybetana.
Il dott. Pino Pandolfo, ritiene che la radioterapia all’Ospedale di Mazara sia una forzatura dell’assessore regionale alla sanità Massimo Russo, che intende privilegiare la sua città natia, ma se proprio intende gratificare Mazara allora, lo faccia, dice Pino Pandolfo "trasferendo l’oncologia dall’Ospedale di Castelvetrano a Mazara”.
La radioterapia continua il dott. Pino Pandolfo, “sarebbe stato più logico collocarla all’Ospedale di Trapani o a quello di Castelvetrano, dove di fatto già opera la struttura di oncologia, le due specialistiche insieme avrebbero garantito un servizio più efficiente e più funzionale”.


L’istituzione della radioterapia nasce da un progetto europeo che finanzia l’opera che dovrà essere realizzata entro i termini previsti, pena l’insuccesso delle promesse. Se verranno superati i rigidi termini dei tempi di realizzazione, i soldi europei, come accade sovente, torneranno indietro per finanziare chi, tra i Paesi membri dell’Unione, è stato solerte e diligente nelle procedure.
Il nuovo Piano Sanitario, in realtà, è messo in discussione da molti sindaci della provincia, tutti, tranne il sindaco di Marsala Lorenzo Carini e il sindaco di Alcamo Giacomo Scala, che per “cecità” hanno espresso parere favorevole ad un piano che penalizza fortemente la provincia di Trapani a vantaggio di quelle di Palermo e Catania.
Se si guarda, ad esempio, la ripartizione dei posti letto in provincia di Trapani si evidenziano subito le storture di un piano che non ha tenuto conto, tra le altre cose, del bacino d’utenza, ovvero della popolazione, degli abitanti che ogni città della provincia ha.
Gli Ospedali trapanesi, avrebbero dovuto ottenere i posti letto in base al numero dei propri abitanti, invece, la ripartizione è iniqua ed ingiustificata: Mazara circa 110 posti letto, Castelvetrano circa 115, Marsala circa 110 e Trapani circa 330, come vedete i numeri parlano da soli, senza infierire con ulteriori commenti.
Ricorderei, che Marsala per avere un Ospedale degno del proprio nome ha dovuto attendere 30 anni, con arresti, sperpero di denaro pubblico, e quant’altro, quando finalmente l’Ospedale era pronto, si sono trovate una sequela di scuse e cavilli per non farlo aprire, intanto il vecchio Ospedale, San Biagio, cadeva a pezzi, tanto che il sindaco di Marsala Lorenzo Carini, decideva di ordinare l’immediato trasferimento per dormire sonni tranquilli, come dargli torto.
Come si evince, al di là dei pareri contrapposti, resta un dato certo, la politica non ha ancora la maturità di fare scelte razionali e funzionali, continua, invece, a fare e disfare con scelte soggettive e non oggettive, utili più alle logiche dei partiti e/o della coalizione di riferimento, che agli interessi dell’intera collettività.
Sull’argomento torneremo a scrivere, poiché c’è ancora molto da dire, per capire.

Patrizia Paganelli