Per prepararsi al meglio al ruolo di “spiato”, poi, aggiunge: “Una mia collaboratrice da due settimana mi filma 24 ore su 24, mentre lavoro, dormo, tra un po’ anche quando sto con le donne. Abbiamo realizzato 150 ore di girato. È un film sulla mia vita che potrebbe anche durare due anni. Aveva fatto così anche Andy Warhol.
Il suo obiettivo, che sia il cachet o semplice mania di protagonismo, non è dato saperlo. Ciò che sappiamo è che non vediamo l’ora di vedere un pilastro della cultura mettersi a confronto con l’ignoranza della “GF generation”; a questo tanto varrebbe anche cambiare il titolo al programma (visto il divario di età tra lui e i ragazzi della casa) in “I pupi e il Secchione”.