L’allarme è scattato nel pomeriggio di ieri intorno alle 17.15 e ha visto impegnati gli agenti della Forestale e diverse squadre dei vigili del fuoco. A partire dalle 18 sono entrati in azione anche i mezzi aerei: l’elicottero Sierra 3, l’S64 e due Fire Boss, che dopo 64 lanci intorno alle 20.30 sono stati costretti a far rientro alle loro basi, lasciando al personale a terra il compito di spegnere il rogo. I danni ammonterebbero al momento a diverse decine di ettari di terreno coperto da conifere bruciati,
Nonostante i tentativi di domarlo, l’incendio ha continuato a divampare durante la notte, inoltrandosi sempre più nel fitto della riserva naturale.
Momenti di paura si sono registrati per una famiglia, che per tentare di salvare dalle fiamme la propria abitazione in contrada Mazzone in prossimità del bosco, si è trovata in serio pericolo. Tempestivo l’intervento degli uomini della Forestale, che sono riusciti a trarre in salvo i componenti del nucleo familiare e a condurli in un luogo sicuro.
Da questa mattina, alle prime luci dell’alba, sono tornati in azione un S64, un Canadair e due Fire Boss, che proseguono insieme al personale di terra le operazioni di spegnimento del rogo. Sembra che l’origine dell’incendio che sta incenerendo l’importante riserva naturale sia di natura dolosa.
Il presidente della Provincia di Trapani si è recato stamani nell’area della pre- riserva del Bosco d’Alcamo ”Sono rimasto impressionato-ha dichiarato il presidente Turano- dai danni che l’incendio sta recando all’ambiente della zona interessata. Ho chiesto agli uomini della Forestale una prima stima sull’incendio. Secondo quanto accertato,-continua il presidente Turano- le fiamme, avrebbero già divorato un centinaio di ettari di conifere. Ho avuto assicurazioni che si sta facendo di tutto per limitare la zona di fuoco e per questo devo complimentarmi con gli uomini della forestale e dei vigili del fuoco coadiuvati da mezzi aerei per il prezioso lavoro svolto. Mi dispiace molto – conclude il presidente Turano- apprendere che ci sarebbero pochi dubbi sulla matrice dolosa dell'incendio che sta distruggendo uno dei più importanti polmoni verdi del Trapanese. Gesti di tale natura non possono che farci riflettere e per quanto mi riguarda chiederò maggiori controlli sulla zona . Chi commette simili atti , non può che essere definito vigliacco e folle. Spero solo che gli organi inquirenti riescano ad assicurare alla giustizia gli eventuali colpevoli”.
Come ogni estate la Sicilia è una delle zone maggiormente colpite del pericolo incendi. Proprio nel trapanese, nel 2006, uno degli incendi più devastanti, quello che interessò la splendida riserva naturale dello Zingaro, tra San Vito lo Capo e Castellamare del Golfo, bruciando ettari di macchia mediterranea.