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19/07/2010 06:26:41

Oggi sciopero dei medici

per il settore. Sara', dunque, una giornata difficile quella di domani perche' salteranno 40 mila interventi chirurgici e migliaia di visite specialistiche ed esami. In occasione dello sciopero, indetto dalle organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e amministrativa del Ssn, e' previsto un sit in di protesta alle 12 in piazza Montecitorio a Roma.

 

Con un originale 'sottofondo': i camici bianchi accompagneranno la manifestazione al suono delle vuvuzelas, le rumorosguardia medica.jpge trombette rese famose dopo i mondiali di calcio in Sudafrica. Secondo i sindacati di categoria "il governo e il Parlamento hanno dimostrato di non avere alcun interesse per la salute dei cittadini italiani e per i professionisti chiamati a tutelarla, perseguendo un progressivo impoverimento del servizio pubblico, destinato ad un ruolo residuale, povero per i poveri".

 

Il testo finale del provvedimento, secondo i medici "non contiene alcuna risposta ai temi sollevati nell'ultimo mese: nessuna risposta sul blocco del turnover che determinera' nei prossimi 4 anni una carenza di circa 30 mila medici e dirigenti sanitari necessari al funzionamento degli ospedali e dei servizi territoriali, anche a fronte del licenziamento della meta' dei precari in settori fondamentali quali il pronto soccorso e i trapianti; nessuna risposta sulla precarizzazione di tutti gli incarichi professionali, non rinnovabili a prescindere da merito e competenze, che spalanca le porte all'invadenza della politica; nessuna risposta sul congelamento della progressione economica prevista e finanziata dal contratto nazionale e non dalla spesa pubblica, e sulla mancata retribuzione dei turni notturni e festivi; nessuna risposta alla richiesta di attenzione per i giovani medici esageratamente penalizzati nel trattamento economico e nelle prospettive di carriera".

 

"Le richieste di varie categorie -sostengono i sindacati- sono state accolte con deroghe e attenuazioni. Solo nei confronti della nostra categoria il governo e' rimasto assolutamente indifferente, insensibile al valore sociale di un lavoro gravoso e rischioso a tutela di un bene costituzionalmente tutelato, anche a fronte delle ricadute negative nei confronti dei cittadini a partire da liste di attesa sempre piu' lunghe".

 

Le sigle sindacali ritengono inoltre alcuni aspetti della manovra "di dubbia legittimita' costituzionale e comunque insostenibili per il sistema sanitario a causa delle pesanti e negative ripercussioni sulle condizioni di lavoro, sulla qualita' e sicurezza delle cure, sulla sperequazione gia' esistente tra i cittadini nel diritto alla salute e chiedono a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della sanita' pubblica di far sentire la propria voce in Parlamento per apportare le necessarie modifiche".