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06/11/2010 09:47:54

Lombardo nella bufera. Imbarazzo del Pd. Orlando: "Dimettiti"

procura di Catania in cui è coinvolto. “Siamo a novembre, il mese nel quale secondo vari esponenti della politica e non solo, si sarebbero dovute svolgere elezioni regionali anticipate – aggiunge – Era quindi prevedibile che tornassero alla carica quanti si sono adoperati, a vario titolo e con vari mezzi per abbattere Governo e Assemblea regionale siciliana, si tratti di parlamentari ideatori di improbabili leggi di decadenza del Presidente o di mozioni di sfiducia, di beneficiari di privilegi che qualche riforma regionale ha intaccato o dei loro ventriloqui”.

 

“A dare la sveglia provvede – conclude – certa stampa che, mollando la Rubacuori e il ruolo di portavoce delle escort, con tutto il rispetto per loro, assume quello di megafono di presunti boss e, rimestando scarti di indagini, non esita ad attenuare la portata del successo di magistratura e forze dell’ordine, pur di fare apparire principale accusato chi non è stato ritenuto passibile di iniziativa processuale alcuna”.

IL PD. “Stando alle dichiarazioni del procuratore della Repubblica di Catania, non è stata adottata alcuna iniziativa riguardante il presidente Lombardo. Ovviamente, confermando la nostra fiducia nell’operato della magistratura, se, nel corso delle indagini, verranno accertati fatti penalmente rilevanti a carico del presidente della Regione, il Pd li valuterà nel più assoluto rispetto dei valori della legalità”. Lo ha detto il segretario regionale del Partito Democratico Giuseppe Lupo.

LA GIUNTA. La giunta del governo regionale siciliano esprime “piena solidarietà al suo presidente Raffaele Lombardo sul quale in questi giorni si è concentrato un attacco mediatico non suffragato da alcun elemento processuale o iniziativa giudiziaria”. “La giunta – dice una nota – continua la sua azione di riforma, consapevole dell’impatto che questa crea su interessi parassitari, posizioni di rendita, resistenza ad un cambiamento che in molti casi sconvolge equilibri mafiosi; azione sempre sostenuta dall’incoraggiamento convinto e pieno del presidente Raffaele Lombardo. La giunta, in questo momento, esprime un disegno politico, si muove all’interno di un progetto preciso, lavora come squadra. Ha presente obiettivi, tempi, previsioni di difficoltà all’infuori di improvvisazioni di cronaca, forzature giornalistiche, insinuazioni che non trovano alcuna conferma in fatti oggettivi di accertata illegalità. “L’azione di riforma – conclude – intrapresa da questo governo ha carattere di assoluta irreversibilità e proseguirà senza essere minimamente influenzata da minacce, pressioni, avvertimenti di sorta”.

ORLANDO.“Il nostro ufficio di presidenza ribadisce una forte critica al governo Lombardo. La giunta regionale è fondata su un sistema affaristico-mafioso. Le frequentazioni del presidente Lombardo sono sui giornali e, in questo contesto, diventa assolutamente inaccettabile la posizione del Pd”. Lo ha detto il portavoce di Idv, Leoluca Orlando, a Palermo. “Rivolgendoci a Bersani e a Lumia – ha proseguito – diciamo che, finché il Pd appoggerà governo regionale, sarà impossibile ogni sorta di alleanza. Inoltre pensiamo che questo atteggiamento possa suonare come un tradimento agli elettori”. “Il Pd – ha concluso – faccia una scelta chiara di fronte alla questione morale: basta con le ambiguità. Non ci piacciono gli ultimatum ma, se entro otto giorni non faranno mancare l’appoggio al governo Lombardo, noi agiremo di conseguenza e non avremo più alcun rapporto con il Pd”.

“Anche a Palermo, se la situazione continuerà ad essere questa, non faremo alcuna alleanza con il Pd“, ha detto detto Leoluca Orlando, portavoce di Idv, a proposito dalla corsa per la poltrona a sindaco, che è già partita in vista delle amministrative del prossimo anno. “Non dico se mi candido o non mi candido, così non rischio di sbagliare”, ha aggiunto Orlando. “A qualcuno che ha nostalgia della ‘primavera di Palermo’, dico che, tra un originale e la fotocopia, è sempre meglio l’originale”, ha concluso rivolgendosi a Carlo Vizzini (Pdl) che oggi, dalle colonne di Repubblica ha parlato di nuova ‘primavera palermitana’.

MARINO. “Si riconosca di aver fatto un errore in Sicilia e si ritiri l’appoggio a Raffaele Lombardo. Oggi l’ho chiesto in una lettera privata al mio segretario Pier Luigi Bersani”. Lo dice Ignazio Marino, senatore del Pd. “Sono sempre stato contrario all’alleanza con questa giunta – aggiunge – che ha promosso il fallimento e le clientele, oltre ad essere guidata da una persona in odore di mafia. Non possiamo ignorare quello che sta succedendo, dobbiamo prendere una posizione netta e non prestare il fianco alle facili strumentalizzazioni che potrebbero derivare da questa vicenda”.

“Il Pd ha sempre promosso la cultura della legalità – prosegue – distinguendosi nettamente dalla politica opaca del centrodestra alcuni nostri esponenti sono stati o sono in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata (come Maria Grazia Laganà Fortugno o Angelo Vassallo, ucciso nel Cilento pochi mesi fa). Non sarebbe il caso, chiedo a Bersani, di convocare una direzione nazionale del partito e affrontare il problema?