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15/03/2011 08:05:42

Podere Badia: Turano torna alla carica. Vuole un incontro con Carini

Il presidente della Provincia nel frattempo ha chiesto un incontro formale al sindaco  di Marsala, Renzo Carini, anche lui schierato nel fronte del "no", e al presidente del consiglio comunale, Oreste Alagna.
“Comunico - ha scritto Turano - che è già in corso di definizione il progetto preliminare per la realizzazione di un centro d’istruzione secondaria nell’ambito del Podere Badia, nel rispetto delle colture presenti e dell’ambiente circostante”. Il presidente Turano è pronto a partecipare ad un consiglio comunale aperto con l’obiettivo di “illustrare la proposta progettuale che darà concreta soluzione all’annosa problematica dell’efficienza strutturale dell’edilizia scolastica degli istituti superiori di Marsala a tutto vantaggio dell’erario di questo ente”.

E se Savalla di dichiara contrario, il  il presidente della commissione Pubblica Istruzione del consiglio provinciale Davide Palermo viene in soccorso di Turano e dichiara che, sulla vicenda,  è stato sollevato “un polverone di polemiche”, che ha portato a fare confusione. “Credo - ha dichiarato Palermo - che confondere il concetto di costruzione con quello di cementificazione indiscriminata sia un grave errore, ma soprattutto un modo demagogico per privare Marsala ed i marsalesi del godimento di uno spazio e di una struttura abbandonata a se stessa come Podere Badia. Ancora una volta la semplicistica politica del no può far perdere una occasione di sviluppo per la comunità marsalese”. 

Ieri il consigliere provinciale del Pd Anna Maria Angileri ha pubblicato un lungo commento su www.marsala.it  “Il ragionamento che ci è stato fatto è questo. Il terreno è di proprietà della Provincia e quindi risparmiamo un milione di euro, per l’acquisto. L’area utilizzata costeggia la strada statale quindi non si devono fare altre strade. La zona dove ricadrebbero gli istituti è acquitrinosa e non coltivata, metteremmo i ragazzi nel verde, ci metteremmo tutte le scuole attualmente in affitto. Non toccheremmo un albero. Se l’Istituto Agrario vorrà lo aiuteremo ad arricchire l’esistente. E’ questa la proposta che è stata presentata”.