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09/11/2011 05:48:56

Pd, Safina in nome della salute pubblica chiede l'alleanza con l'Udc

 Dal Terzo Polo nicchiano. Hanno il coltello dalla parte del manico, e aspettano di capire cosa succederà a Palermo e Roma prima di decidere.
Nel frattempo i dirigenti locali del Pd hanno fatto piazza pulita di ogni dissenso interno. Il caso clamoroso è a Marsala dove esistono due Pd, uno che ha un segretario, Anna Maria Angileri, e uno che sta per essere commissariato dal coordinatore provinciale del Pd, Baldo Gucciardi, con il pretesto di dirimere i contrasti interni che proprio Gucciardi ha creato. Il tutto per arrivare a far sostenere la candidatura a Sindaco di  Giulia Adamo da parte del Pd locale. C’è anche un po’ di fretta, perché lunedì prossimo sarà a Marsala Pierferdinando Casini per l’investitura ufficiale di Giulia Adamo quale candidato sindaco del Terzo polo, e quindi è prevedibile che le cose subirano un’accelerazione.
La strategia prevede ora che qualcuno dirami una specie di allarme sull’ordine pubblico e la crisi del nostro territorio per suonare le campane d'allerta e giustificare l’alleanza in nome della salute di tutti noi tra il Pd e l’Udc. Fatto. Ci ha pensato il Presidente Provinciale del Partito Democratico, Dario Safina. Che in un suo comunicato, partorito ad orologeria, ha chiesto addirittura, in maiuscolo: "CONVOCHIAMO GLI STATI GENERALI”.
Di cosa? Non certo del Pd. Si chiama "assemblea", e ci sarebbe il rischio che si scopre che la base vuole andare a votare Sindaci propri e non di altri.
E allora? Non si sa. Safina non lo spiega. Parla di "Stati Generali della Società". Roba che neanche l'Istat ...

Ma è bravissimo, Safina, nello spiegare l’allarme. Ci mette dentro tutti e tutto: “Il Paese vive una crisi senza precedenti, che rischia di disgregare ulteriormente il nostro tessuto sociale e far sparire quel minimo di sentimento comune che ancora lo tiene insieme”. Bravo. Ben svegliato.  Ma che c’entra la crisi con l’alleanza con l’Udc? Safina ci arriva con i suoi tempi, dopo una decina di righe. Fa un giro largo: “Cosa accadrà negli enti locali, soprattutto del Sud, che in questi anni sono stati i più colpiti dalla politica dei tagli (…)? Come potranno proiettarsi nel futuro e competere nel mondo globalizzato? Ebbene, l'unico modo che abbiamo é quello di costruire, anche negli enti locali, un ampia alleanza, la quale si faccia carico di compiere scelte non solo di breve periodo ma, anche e soprattutto, che coinvolgono il futuro dei nostri territori. L'alleanza cui mi riferisco non é quella che vede coinvolte le forze progrediste, moderate ed autonomiste che si sono opposte e si oppongono al centro destra”.
Le forse “progrediste” è un ottimo neologismo, immaginiamo. Ma, al di là dei refusi, ecco chiarita la tesi di Safina: siccome c’è la crisi, negli enti locali dobbiamo allearci tutti insieme appassionatamente. Tutti chi? Tutti coloro che  si oppongono al centrodestra.
La cosa incredibile è che pur di giustificare l’alleanza con l’Udc e l’Mpa Safina arriva a certificare il fallimento del Partito Democratico in provincia di Trapani, e quindi il fallimento suo, e dei dirigenti del Pd. Chiede infatti il coinvolgimento - per certificare l’annessione del Pd al Terzo Polo -  di imprenditori, lavoratori, giovani, donne e associazionismo. La litania non è nuova: ”Nessuno deve essere escluso dal tavolo delle scelte che dovremo compiere. In particolare, tutti assieme dovremo indicare la strada che i nostri territori devono imboccare per proiettarsi nel futuro. Non possiamo più assistere all'esodo di migliaia di ragazzi che ogni anno accrescono le chance di successo di altri territori, consegnando il nostro ad un lento declino”.
Ma se è necessaria la convocazione di questa specie di giudizio universale per decidere come salvare il territorio, allora i partiti, e il Partito Democratico in testa, a cosa servono?
Secondo Safina  "è necessario elaborare forme e metodologie che possano consentire il continuo coinvolgimento dei cittadini nelle scelte”. In pratica, Safina ammette che il Pd non serve a nulla, perché da solo non è in grado di fare partecipare i cittadini. E allora che partito è?   Ma c’è bisogno degli “stati generali della società” ? Ma poi che nome è ? I fasci delle corporazioni funzionavano così…
E per le primarie? Non servono, naturalmente. Safina non le cita. D’altronde, avendo tutta la società dentro, che bisogno c'è delle primarie...?