Servirà questo anniversario a scuotere chi di dovere per scrivere la parola fine a una emergenza che sembra assumere i caratteri di una maledizione?». Lo dice monsignor Domenico Mogavero, Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, che ieri ha celebrato la Santa messa nella chiesa “Cristo Risorto” a Santa Ninfa. «L’evento di quel gennaio 1968 – dice Mogavero – registrò dei primati, tragici e ingloriosi, che ancora oggi lo consegnano all’attualità. Accenno solo all’improvvisazione e alle lentezze nei soccorsi, al difetto delle comunicazioni, ai ritardi nelle risposte della politica, alla frammentazione degli interventi per la ricostruzione, alla mancata concertazione tra istituzioni nazionali e locali ed esigenze della popolazione». E Mogavero conclude: «L’assenza di una adeguata programmazione ha determinato una situazione paradossale nella quale alla riedificazione materiale non si è accompagnata una politica di sviluppo del territorio. Le case sono state rifatte, ma sono rimaste, in parte, disabitate perché la gente è andata altrove. Non si è pensato allo sviluppo dell’agricoltura, vera risorsa della Valle, attraverso una modernizzazione della stessa e una specializzazione delle colture tipiche, salvaguardando nello stesso tempo l’ambiente».