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26/02/2012 15:22:00

Scrive Valentina Colli su Gaspare Giacalone, candidato sindaco con “Cambia Petrosino”

 

Lui corre, nella foto del suo profilo Facebook.

Io l'ho conosciuto quest'estate: era il 10 agosto, eravamo seduti per terra in una piazza di Marsala, si parlava di giovani che vanno via per dare un senso alla propria vita.

E Lui mi ha colpito subito: per i suoi modi garbati, per il tono di voce pacato eppure incisivo, per quel sorriso aperto, per i suoi occhi sinceri. Siamo amici di FB, Lui abita e lavora a Londra, io vivo a Trapani. Lui mi manda gli aggiornamenti di ciò che si muove a Londra, pur sapendo che io non potrò andare. Se gli scrivo, Lui risponde sempre, a qualsiasi stupidaggine o cosa importante, sempre con quel suo garbo: che non è un acquisto british raccattato da Harrods, è proprio innato. E' suo.

Ed ogni qual volta ci si vede, mi allarga sempre il cuore il modo con cui saluta, come fossimo amici di vecchia data per cui è importante vedersi.

Gaspare Giacalone corre, nella foto del suo profilo.

Lui corre, perchè sa che non c'è più tempo per la nostra Terra. E sarebbe troppo banale, dire che il nostro tempo è adesso.

Lui vive a Londra, ha un buon lavoro, degli amici. Ma Lui ha anche le sue radici qui, a Petrosino, e non le dimentica. Anzi, le coltiva, le cura, le fortifica con caparbietà. Le accarezza.

Lui sa com'è la sua Terra. Lui sa che la nostra Terra vive di inciuci politici e non, patti elettorali e non solo, accordicchi strimpellati con note stonate. E Lui sa che questo non va bene, tutto questo non fa crescere il nostro territorio, non dà prospettive ai nostri giovani, non dà serenità ai nostri anziani. Lui lo sa. E lo sa perchè, come altri, è dovuto uscire dalla sua Terra per riuscire nella vita. E sa cosa significa mancanza di prospettiva futura per un ragazzo, immagina una vecchiaia traballante per chi ragazzo non è più. Lui lo sa che tutto questo va cambiato: a qualsiasi costo, con la forza della convinzione, della competenza e dell'onestà. Con le capacità acquisite andando via, con la caparbietà ostinata di chi torna. Di chi torna perchè troppo gli manca il profumo del suo mare, il brullo dei fichi d'india; perchè troppo gli manca vedere le sue spiagge riconquistate palmo a palmo, che ora aspettano solo di diventare patrimonio comune. Troppo gli mancano i suoi conterranei, con i loro accenti strascicati, che non saranno british, ma sono così veri.

E Lui non ha paura di investire il suo futuro prossimo, di dare un'altra sterzata alla sua vita, di cambiare Piccadilly Circus con Piazza Peppino Impastato. Lui non ha paura di mostrare il muso duro, di spiegare interi armamenti di coraggio, di rimettere in gioco tutto se stesso per il suo territorio: per quel giovane e per quell'anziano, per quella donna e per quel bambino. Per il disabile e per il maratoneta. Per quella pianta di fico d'india, per quella vigna e per quella spiaggia riconquistata palmo a palmo. Lui non ha paura, perchè non è solo: lui ha la forza dei suoi ideali e del suo cuore, la competenza del suo cervello, l'affetto di chi lo circonda e di chi crede in Lui.

E quindi corri, Gaspare, corri! Per te e per Petrosino. Noi non ti aspetteremo al traguardo, ma correremo con te. 

Valentina Colli