Il Rapporto Unioncamere diffuso in occasione della decima Giornata dell’Economia, annuncia che il Pil scenderà dell’1,5% nel 2012, per salire dello 0,8% nel 2013. Lo scotto maggiore verrà pagato dalle regioni del Sud, dove il Pil si contrarrà dell’1,8%, con punte di -2%. In Sicilia, il Pil scenderà dell’1,9% quest’anno, per recuperare solo lo 0,1% nel 2013.
Per l’occupazione è ancora allarme Sud: 65 mila posti di lavoro in meno rispetto alle attese del 2011. In percentuale, la Sicilia potrà registrare un calo del 2,2%. Enna, Ragusa e Siracusa saranno le province più colpite.
Gli investimenti fissi lordi scenderanno in Sicilia del 4,1% (contro la media nazionale di -3,8%). I consumi delle famiglie fanno prevedere in Sicilia una flessione del 2,1%, più bassa rispetto al meno 2,4% del Mezzogiorno.
Dati più duri sono attesi anche nel Centro-Nord. Nel Sud e nelle Isole, il saldo tra nuovi posti di lavoro e chiusure è previsto in 42.410 persone, di cui 11.590
in Sicilia, che è inferiore alle previsioni per la Lombardia e il Piemonte, ma la più alta nel Mezzogiorno.
A Trapani sono questi i dati sull'occupazione: 4.620 entrate e 5.270 uscite (saldo -650 pari a 1,6%)