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12/06/2012 10:13:17

La Coldiretti: "In Sicilia il comparto dell'olio extravergine paga l'altissimo costo delle frodi"

Un comparto, quello olivicolo, che rappresenta il fiore all’occhiello dell’agricoltura siciliana, ma anche non trova una remunerazione adeguata. In media e’ del 30 per cento il crollo del prezzo alla produzione. Importazioni e frodi provocano un ribasso che sta acuendo la crisi dei imprenditori olivicoli’‘. Lo affermano il presidente e il direttore della Coldiretti regionale siciliana, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione, commentando l’operazione del Nas che ha scoperto in Toscana, Emilia Romagna e Lazio circa 500.000 litri di olio extra vergine di oliva contraffatto da parte di un’organizzazione che reperiva anche in ambito internazionale (Spagna e Maghreb). ”Anche la Sicilia paga l’altissimo prezzo delle frodi - aggiungono i vertici della Coldiretti – perche’ un olio contraffatto che costa al consumo meno di un euro e’ un colpo inferto ai produttori dell’Isola che proprio sulla qualita’ e sulla sicurezza hanno investito. Negli ultimi anni al produttore agricolo sono andati solo pochi centesimi in piu’ mentre, a livello nazionale, e’ aumentato in modo spropositato la percentuale delle importazioni. Negli ultimi vent’anni piu’ 163%”.

”Un olio che costa pochi centesimi non puo’ essere un olio d’oliva buono – concludono Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione - bisogna sempre stare attenti a cosa si compra. Ma e’ la poca trasparenza il vero problema. Diventa quindi determinante approvare la proposta di legge ‘salva-olio’ Made in Italy e abbiamo sensibilizzato tutti i deputati eletti in Sicil