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05/07/2012 12:26:41

Scrive Valentina Colli, su Claudio Fava, che ha deciso di metterci la faccia

Una laurea in giurisprudenza, giornalista da una vita, politico per vocazione. E' figlio di quel Pippo Fava, morto ammazzato da Cosa Nostra nel 1984. Sceneggiatore di quei "Cento Passi" di Peppino Impastato. Uno che mangia pane e legalità.

Ha deciso di metterci la faccia, Claudio. Per la sua Sicilia, della quale ha scritto: ha scritto del profumo dei limoni e del mare che debbono sovrastare il puzzo della Mafia e degli interessi personalistici. Ci mette la faccia, Claudio: al di là dei partiti, degli accordi, delle alleanze, ma portando avanti i progetti di una cultura che ha come capisaldi la Legalità, lo Sviluppo, la Solidarietà. Portando avanti il Bene Comune che è la nostra terra.

Crede e vuole una Sicilia diversa, Claudio: un'Isola che sia di nuovo al centro del Mediterraneo, che non sia soffocata da sistemi clientelari, che non sia ostaggio di pochi e merce di scambio nel panorama politico nazionale; una Sicilia che rifiorisca nella sua storia, nelle sue possibilità di sviluppo e di integrazione, attraverso processi di trasparenza e attraverso l'operato dei siciliani, uomini e donne e giovani cui sia data la possibilità di viverci e restare, in Sicilia, cui sia restituita la parola e la scelta; una meravigliosa Sicilia, che diventi famosa in Europa per le sue risorse e per le sue menti, non per i processi di Mafia e per il sangue di Uomini dello Stato, che ancora macchia la terra e la fa diventare rossa. Una Sicilia, la nostra, che vive l'arte di "annacarsi", l'ambiguità della luce e del lutto, ma che da questo impasse deve uscire e scrollarsi di dosso la sonnolenza dello scirocco.

Claudio ci mette la faccia e vuole incontrare Trapani, il 9 luglio alle 21.00 alla Casina delle Palme, per dire ai Trapanesi che cambiare si può e si deve, che la Sicilia deve tornare Libera e che è ora che i siciliani abbiano uno scatto d'orgoglio: non più assetati, non più affamati, vilipendiati nel diritto alla sanità, mortificati da un governo che ha trattato questa terra come una prostituta, da sfruttare fino al midollo e poi abbandonare inerme. 

Ci mette la faccia Claudio. Ci mette cento passi. Più il tuo.

 

Valentina Colli