L'anfora si trovava su un fondale di circa tre metri in prossimita' della zona balneare ed era stata individuata casualmente da Roberto Bono che, secondo la normativa prevista in queste circostanze, aveva segnalato il ritrovamento agli organi competenti. Con l'ausilio del mezzo nautico messo a disposizione dal Nucleo Sommozzatori e la collaborazione del maresciallo Fodera' e dell'appuntato Hopps della 2° squadra unita' navali GdF di Trapani, si e' provveduto all'individuazione, al posizionamento e al recupero dell'anfora che si trovava in ottime condizioni e pressocche' integra; di grosse dimensioni, e' databile al IV - V secolo. Nel corso delle operazioni, sono stati recuperati reperti e frammenti di anfore della stessa tipologia. Il recupero e' stato effettuato dai subacquei della Soprintendenza del Mare Pietro Selvaggio, Salvo Emma e Dario Pollara e dai Sommozzatori della Guardia di Finanza Riccardo Nobile e Alessandro De Lucia.