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14/08/2012 20:26:33

I Distortion Slaves vincono l'Arterìa Festival di Erice

Con la produzione artistica di Daniele Grasso (Diego Mancino, Cesare Basile, Afterhours, John Parish, Greg Dulli, tra gli altri) e Samuela Schilirò (cantautrice), i D-Slaves realizzeranno un disco per la DCave Records / Viceversa Records, che verrà seguito e supportato in tutte le sue fasi, dalla produzione alla comunicazione, e che verrà presentato in prima nazionale alla Lomax di Catania. Gli altri due finalisti, Gray e Roberta Prestigiacomo, rispettivamente secondo e terza classificata, si sono aggiudicati due buoni acquisto da spendere in strumenti/accessori musicali.

“E' stato difficilissimo scegliere tra i finalisti – commenta Daniele Grasso, produttore del progetto vincitore – in quanto tutti e tre avevano identità artistiche molto definite, oltre al fatto che li avevamo già scelti tra circa 50 band che da tutta Italia hanno inviato la loro candidatura.”

Con la premiazione dei D-Slaves, si è chiusa la prima edizione dell'ARTErìa Festival, kermesse che dal 10 al 12 di agosto ha animato il lungomare ericino con musica, danza, arti circensi, fotografia e poesia, registrando per tutte e tre le sere una grandissima partecipazione di pubblico. Nei tre giorni si sono alternati artisti del calibro di Nada, Diego Mancino, Mauro Ermanno Giovanardi, Marina Rei, Erica Mou, Cesare Basile, Mario Venuti insieme a Wot, Katia Pesti, Samuela Schilirò, Ipercussonici, Valentina Amandolese, Peppe Civiletti & Luciano Maraio, Sabina Caruso, Lombroso. Tutti gli artisti si sono esibiti a cachet ridottissimo a favore della ensibilizzazione verso il mondo della musica e dell’arte, causa e scopo dell’evento.

Soddisfatto il direttore artistico della manifestazione, Giulia Viviano, secondo la quale “questo festival ha testimoniato al meglio la missione dell'associazione 'Il sorriso di Silvia', ovvero diffondere la cultura e l'arte come strumenti per cambiare la società in cui viviamo. Anche la partecipazione attiva delle istituzioni e dei tanti sponsor che ci hanno sostenuto, oltre al pubblico che ogni sera è stato calorosissimo, dimostra che la gente può ascoltare, e cambiare, come voleva Silvia, alla quale tutto questo è dedicato”.

Silvia Carrubba viveva per l’arte, e in particolare per la musica. Da sempre attiva nel mercato musicale, di recente stava lavorando come booking officer per la Mescal a Milano. Amando la musica e l’arte in tutte le sue forme, il suo obiettivo era quello di diffonderle il più possibile in tutto il territorio nazionale e soprattutto nella sua terra d'origine (Erice-Trapani), sostenendo che l'Arte fosse un mezzo per combattere l'ignoranza, l'apatia e l'appiattimento culturale di cui il nostro tempo è spesso vittima. Credeva nella forza della musica e dell'arte tutta quale arma vincente. Silvia desiderava, inoltre, diffondere la musica "emergente" e i nuovi talenti, motivo per cui è nato il premio a lei dedicato.
 



Cultura | 2024-05-23 18:00:00
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